fbpx Skip to content

Linee guida la sicurezza nelle tecnologie additive per metalli

Le tecnologie additive si stanno sempre più diffondendo anche nel settore manifatturiero ed in particolare nella lavorazione di materiali di difficile fusibilità (leghe per alta temperatura, compositi metalloceramici), comportando la riduzione di scarti e sfridi di lavorazione e il miglioramento dei processi industriali.

Questa connotazione fortemente “manifatturiera” contraddistingue le tecnologie additive oggetto del presente documento da quelle legate essenzialmente al mondo dei “maker” e degli “artigiani digitali” per applicazioni di natura ludica e di personal manufacturing condotte a livello domestico o similare, comunemente denominate “stampanti 3D”.

Le macchine che impiegano nei loro processi questa nuova tecnologia, annoverata peraltro tra le tecnologie abilitanti del Piano Nazionale Industria 4.01, sono inserite in luoghi di lavoro e pertanto rientrano nel campo di applicazione del panorama giuridico normativo afferente la salute e sicurezza sul lavoro ovvero del D.Lgs. 81/08. Quest’ultimo individua, in merito all’uso di attrezzature di lavoro e alla sicurezza dei luoghi di lavoro, specifiche figure e ruoli (responsabilità) per l’espletamento di attività volte ad assicurare e mantenere un adeguato livello di sicurezza per gli operatori delle attrezzature e per gli altri lavoratori. Per poter assicurare quanto richiesto è fondamentale conoscere i pericoli che caratterizzano le attrezzature, valutarne i rischi nonché le possibili misure tecnico-organizzative adottabili. In tal senso mentre per moltissime attrezzature sono disponibili norme tecniche armonizzate di tipo C2 alla direttiva macchine, per quelle che impiegano tecnologie additive ad oggi non risultano disponibili norme tecniche di riferimento.

D’altra parte si evidenzia che in ambito ISO il comitato TC 261 Additive Manufacturing (AM) ha in programma di realizzare un gruppo di norme nel campo dell’AM aventi come campo di applicazione i relativi processi, le catene di processo (hardware e software), le procedure di test, i parametri di qualità e gli accordi di fornitura.

Il documento, destinato in particolare al settore dell’industria metalmeccanica, è stato realizzato tenendo conto sia della legislazione vigente (in particolare il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. e il D.Lgs. 17/2010, decreto di attuazione della direttiva macchine) sia delle norme tecniche di sicurezza generiche, ad esempio norme di tipo B che trattano aspetti generali o specifici di sicurezza applicabili su un’ampia gamma di macchinari.

Il documento è indirizzato ai datori di lavoro, agli utilizzatori e a quanti operano nel campo della sicurezza del macchinario e si confrontano con l’applicazione delle tecnologie additive in contesti lavorativi. Il documento è di ausilio alle attività delle figure sopra specificate, ma non sostituisce né assolve agli adempimenti per la sicurezza dei lavoratori in capo ai soggetti individuati dalla normativa vigente. Esso tratta, in particolare, i concetti base per l’utilizzo in sicurezza delle macchine operanti mediante processi di fusione (powder bed fusion) e  interizzazione dei metalli (powder bed sintering), lasciando a successivi documenti l’analisi e l’approfondimento di ulteriori tematiche relative alla sicurezza delle macchine operanti con tecnologie additive.

Di seguito si riporta l’indice del documento:

1. Premessa
2. Introduzione e scopo
3. Campo di applicazione
4. Le tecnologie additive
5. Pericoli specifici
6. Obblighi del fabbricante
7. Obblighi del datore di lavoro
8. Obblighi dei lavoratori
9. Check list
10. Glossario
11. BIBLIOGRAFIA

Per visualizzare ulteriori linee guida del settore “RISCHIO CHIMICO/CANCEROGENO/MUTAGENO”, CLICCA QUI

Documenti correlati