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TUTELA DEL LAVORO E LAVORO “NERO”: SI INTENSIFICANO I CONTROLLI

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La Legge n. 215/2021, di cui abbiamo parlato in una precedente news, ha apportato nel mese di Dicembre 2021 numerose variazioni rilevanti al D. Lgs. 81/2008.

Tra le diverse modifiche, l’inasprimento del Provvedimento di Sospensione dell’attività imprenditoriale in caso di gravi violazioni in materia di tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro ha costituito una nuova “leva” di intervento preventivo in mano agli enti di controllo.

I CONTROLLI DEI CARABINIERI

I Comandi Provinciali dei Carabinieri stanno portando avanti un’attività di controllo finalizzata a prevenire e reprimere fenomeni di lavoro irregolare, di lavoro “nero” e sfruttamento del lavoro ed altresì finalizzata a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

La conferma di questo arriva da vari fatti di cronaca locale che accomunano molte regioni, dei quali riportiamo alcuni esempi di seguito.

ALCUNI NUMERI SULLE SANZIONI E SUI PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE DELLE ATTIVITÀ

Nel periodo natalizio sono scattati controlli nella provincia di Bologna da parte dei Carabinieri del nucleo “Ispettorato del lavoro”, che hanno ispezionato 15 aziende, rilevando 10 lavoratori “in nero”, con sospensione di 8 attività e sanzione per oltre 200 mila euro. Tra le inadempienze accertate: mancata redazione del DVR, omessa formazione/informazione, omessa visita medica ai lavoratori, videosorveglianza dei posti di lavoro.

Sempre nel periodo delle festività natalizie il Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Rovigo ha svolto attività di controllo sull’intero territorio provinciale congiuntamente all’Arma Territoriale ed a militari del Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Venezia. L’attività si è concentrata nei settori della ristorazione e sugli esercizi pubblici. Le principali inadempienze in materia di salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro riscontrate sono state:

  • mancata redazione e/o aggiornamento del DVR,
  • omessa formazione/informazione,
  • l’impiego di lavoratori in nero,
  • l’omessa visita medica,
  • violazioni in materia di videosorveglianza sui luoghi di lavoro.

I reati e le violazioni in materia di sicurezza accertate sono state 18, complessivamente sono state irrogate sanzioni per 60.000 euro. In totale sono stati 10 i soggetti deferiti per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. In un esercizio operante nel campo dei servizi alla persona è stata applicata la maxi-sanzione per lavoro nero.

Anche nel Veneziano, nelle ultime settimane, su dieci aziende controllate sei sono risultate irregolari e sono state multate per complessivi 35mila euro.

I Carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Venezia hanno accertato irregolarità con le disposizioni relative alle condizioni di igiene e salute sui luoghi di lavoro: 25 i lavoratori identificati e 12 le violazioni accertate, in particolare alcuni lavoratori non avevano mai partecipato ai corsi di formazione sulla sicurezza.

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I Carabinieri della compagnia di Barletta, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, hanno effettuato ispezioni in provincia in 6 cantieri edili prevalentemente legati ad appalti pubblici ma anche cantieri privati, rilevando oltre 40 posizioni lavorative non regolari, con relative ammende per 20 mila euro e sanzioni amministrative per 13 mila euro. Il Comando ha reso noto che la campagna di controlli proseguirà a tappeto in tutto il territorio con cadenza mensile.

Anche nel Salentino i carabinieri dell’ispettorato del lavoro di Lecce, insieme ai militari del comando provinciale dell’Arma e con l’ausilio del personale dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Lecce, nelle ultime settimane hanno svolto attività di controllo in 15 aziende per 140 posizioni lavorative che hanno riguardato i settori edile e metalmeccanico, quello dei servizi alla persona (RSA) e i pubblici esercizi della provincia. I militari hanno riscontrato violazioni e irregolarità per 88 lavoratori. Sono stati cinque i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale nei confronti di aziende operanti nel settore edile, per l’inosservanza della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per lavoro “nero”: è stata, infatti, accertata la presenza di dodici lavoratori, non correttamente regolarizzati, di cui uno era anche percettore di reddito di cittadinanza. Le ammende ammontano a circa 80mila euro, mentre le sanzioni amministrative ai 60mila euro.

Presso un cantiere edile di Contrada (AV) i militari dell’Arma hanno rilevato l’installazione di un ponteggio non a norma. Il titolare dell’impresa è stato denunciato e multato per oltre 10mila euro.

Nel Messinese i cantieri sottoposti a controllo sono stati due. Anche in questo caso i militari hanno rilevato la mancanza di misura di sicurezza per evitare caduta dall’alto e di prevenzione incendi. Entrami i titolari delle ditte sono stati deferiti e sono scattate sanzioni per oltre 28mila euro. Una delle due attività è stata temporaneamente sospesa. Tutti i lavoratori controllati sono invece risultati regolari.

IN CONCLUSIONE…

Il messaggio che emerge è chiaro e sembra coinvolgere tutto lo stivale, da nord a sud: è in atto una campagna volta a prevenire e contrastare le gravi violazioni che danneggiano i diritti dei lavoratori e che mettono a rischio la loro incolumità. I settori maggiormente sotto la lente di ingrandimento sembrano essere il settore edile, per l’alta incidenza dei rischi infortunistici che possono occorrere, e quello degli esercizi pubblici.

La speranza è che questa campagna che viene portata vanti dai vari Comandi Provinciali dei Carabinieri, in collaborazione con i Nuclei Ispettorato del Lavoro dell’Arma e gli ispettori delle ASL, non si fermi e spinga ad un cambiamento di mentalità anche la parte dell’imprenditoria che non ha ancora capito che la tutela dei lavoratori è uno dei diritti primari del nostro paese.

PER APPROFONDIRE IL TEMA DEI PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE…

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