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SCAFFALATURE IN ZONA SISMICA: LA PROGETTAZIONE DELLE NUOVE E LA VALUTAZIONE DELLE ESISTENTI

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La progettazione delle nuove scaffalature metalliche industriali, la valutazione di vulnerabilità sismica delle scaffalature esistenti e gli interventi che consentono di migliorare le scaffalature esistenti, sia in fase di modifica che di ampliamento sono argomenti che vengono affrontati nelle “linee guida per la progettazione, esecuzione, verifica e messa in sicurezza delle scaffalature metalliche”, frutto del lavoro della Commissione istituita dal presidente del C.S.LL.PP. e pubblicate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – Servizio Tecnico Centrale.

Questo documento, elaborato in conformità con le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) e con le normative di settore, e si riferisce alle scaffalature metalliche industriali in zona sismica sia di nuovo progetto che esistenti.

QUALI SCAFFALATURE DEVONO ESSERE VALUTATE?

Le linee guida si applicano alle scaffalature industriali porta-pallet del tipo “adjustable pallet racking systems” realizzate con profili metallici e destinate allo stoccaggio di prodotti contenuti in pallet di dimensioni standardizzate.

All’interno delle Linee Guida si fa una distinzione della sfera delle scaffalature in due tipologie:

  • Le scaffalature autoportanti, di qualsiasi altezza, che, oltre a immagazzinare i prodotti, sono di sostegno anche all’involucro edilizio, compresi i magazzini autoportanti non del tipo “Adjustable pallet racking”
  • Le scaffalature interne o esterne, di qualsiasi altezza, che siano utilizzate per l’immagazzinamento di prodotti, all’interno o all’esterno di un fabbricato da cui sono indipendenti. Questa tipologia di scaffalatura sarà divisa in base all’altezza: sotto i 14 metri si dovrà fare riferimento alla UNI EN 16681 mentre sopra i 14 metri si dovrà fare riferimento alle NTC.

Le indicazioni presenti nelle linee guida non si applicano nel caso di altre tipologie di scaffalature come cantilever, drive-in e drive-through ma rimangono un riferimento applicabile anche per queste tipologie di scaffalature.

SCAFFALATURE DI NUOVA REALIZZAZIONE

La progettazione e la realizzazione di nuove scaffalature metalliche industriali in zona sismica deve essere realizzata con i criteri antisismici utilizzando le indicazioni delle normative NTC e/o UNI EN 16681.

In caso di zona sismica non è mai possibile progettare e realizzare nuove scaffalature senza utilizzare un approccio anti-sismico alla progettazione.

La definizione dei coefficienti da utilizzare nella progettazione delle scaffalature deve essere comunicata e condivisa dal progettista con la Committenza e quindi con l’utilizzatore della scaffalatura.

Si trovano indicazioni sulle configurazioni di carico da considerare per il dimensionamento delle scaffalature ma viene lasciata al progettista la possibilità, con relativa assunzione di responsabilità, di definire configurazioni significative in funzione delle caratteristiche specifiche di funzionamento logistico del magazzino.

Le linee guida indicano le informazioni sulla progettazione di nuove scaffalature secondo NTC e secondo UNI EN 16681 ma con prescrizioni aggiuntive e coefficienti modificati.

SCAFFALATURE ESISTENTI

Le linee guida dedicano un intero capitolo alle scaffalature esistenti che si trovano in zona sismica e per le quali è quindi necessario procedere alla valutazione di vulnerabilità e alla loro protezione.

Confermati gli obblighi del proprietario della scaffalatura di eseguire la valutazione del rischio anche sismico del proprio ambiente di lavoro e provvedere alla regolare manutenzione della scaffalatura secondo la UNI EN 15635, viene richiesta una valutazione di vulnerabilità sismica da parte di un tecnico abilitato nei casi di scaffalature esistenti non specificatamente progettate con criteri anti-sismici.  Il tecnico, oltre alla valutazione della vulnerabilità sismica, dovrà redigere anche il progetto di intervento secondo i criteri descritti nelle NTC oppure nella normativa specialistica di settore quale ad esempio la UNI EN 16681.

Le linee guida individuano criteri generali e controlli periodici da effettuare sui vari elementi che costituiscono la scaffalatura metallica ordinaria al fine di migliorarne l’utilizzo e la manutenzione.

Considerato che la valutazione di vulnerabilità sismica potrebbe richiedere tempi lunghi necessari a reperire le informazioni necessarie alla sua elaborazione, per continuare a lavorare in condizioni di sicurezza, è possibile condurre un’analisi preliminare di vulnerabilità ed è opportuno che il proprietario della scaffalatura proceda allo scarico parziale della scaffalatura fino a quando, al termine della valutazione di vulnerabilità, potrà essere eseguito l’intervento di miglioramento o adeguamento.

Nel caso di ampliamenti di scaffalature esistenti, sia in pianta che in elevazione, va tenuto in considerazione se le nuove scaffalature sono strutturalmente indipendenti o collegate e collaboranti con quelle esistenti: nel primo caso la parte aggiunta va progettata e realizzata come fosse una nuova scaffalatura, nel secondo va verificata l’idoneità statica e sismica della struttura modificata nonché il soddisfacimento dei controlli.

Nel caso di modifiche funzionali, geometriche e di carico di scaffalature esistenti che non richiedono l’aggiunta di nuove spalle devono essere preventivamente autorizzate dal fornitore e/o da un tecnico abilitato a seguito di idonea verifica statica.

Gli interventi di riparazione locale e/o sostituzione di elementi strutturali principali di scaffalature esistenti devono essere realizzati preferibilmente con elementi dotati delle medesime caratteristiche geometriche e materiche delle parti originarie. Elementi diversi possono essere utilizzati solo a valle di una verifica di compatibilità dei nuovi elementi con la struttura esistente effettuata dal fornitore della scaffalatura o da un tecnico abilitato.

Il rimontaggio (inteso come smontaggio e riuso) di scaffalature usate è da considerarsi come una nuova realizzazione.

MESSA IN OPERA DELLE SCAFFALATURE METALLICHE

Per la messa in opera delle scaffalature metalliche che rientrano nel campo di applicazione delle NTC, va fatto riferimento alle NTC stesse e, ove pertinente, alla UNI EN 1090-2 per la classe di esecuzione prevista.

Per la messa in opera delle scaffalature metalliche che rientrano nel campo di applicazione della UNI EN 16681, vanno tenute in considerazione le indicazioni delle normative specialistiche di settore previste nelle specifiche contrattuali e deve essere prodotta apposita certificazione di regolare istallazione rilasciata da un tecnico/validatore qualificato.

PER APPROFONDIRE

Vega Engineering ha già trattato il tema delle scaffalature industriali e della persona designata alla responsabilità di mantenere il funzionamento in sicurezza del sistema di stoccaggio del magazzino, mettendo a disposizione anche una check list per la verifica delle scaffalature industriali in conformità alla norma UNI EN 15635, disponibile gratuitamente nella banca dati del sito.

DOCUMENTI CORRELATI

Si allegano le “Linee guida per la progettazione, esecuzione, verifica e messa in sicurezza delle scaffalature metalliche” del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – Servizio Tecnico Centrale.

Documenti correlati

  • Linee guida per la progettazione, esecuzione, verifica e messa in sicurezza delle scaffalature metallicheAccedi per scaricare

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