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MORTI SUL LAVORO IN ITALIA: A FEBBRAIO UNA DRAMMATICA MEDIA DI QUASI 2 VITTIME AL GIORNO.

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Nessun decremento rispetto allo scorso anno, anzi, purtroppo si registra un aumento della mortalità: a fine Febbraio 2014 infatti le vittime del lavoro erano 119. Quest’anno sono 121.

E’ questa la prima proiezione elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre a seguito dell’ultima indagine condotta sul fenomeno delle morti bianche (sulla base di dati INAIL).

“Continua a non cambiare nulla, dunque, nelle analisi del nostro Osservatorio. Anzi, la situazione peggiora. E il Governo non accenna ad intervenire con nuovi strumenti su questa piaga sociale che è una vergogna per un paese che si dice civilizzato” – commenta il Presidente Mauro Rossato.

A emergere con i risultati maggiormente sconfortanti in termini di numero di vittime registrate in occasione di lavoro (escludendo quelle in itinere) sono: la Lombardia (11 infortuni mortali), il Veneto (10) e il Lazio (9). Seguono: Puglia e Campania (7), Sicilia (6), Piemonte ed Emilia Romagna (5), Umbria e Toscana (4), Abruzzo, Liguria, Marche (3), Trentino, Friuli e Calabria (1).

Mentre il rischio di mortalità più elevato rispetto alla popolazione lavorativa viene rilevato in Umbria (11,2 contro una media nazionale di 3,6), seguito da Abruzzo e Puglia (6,1).

Per un’analisi più approfondita e per i dati completi aggiornati a febbraio 2015 rimandiamo alla pagina del sito Vega Engineering dedicata all’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering.

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