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INQUINAMENTO DELLE NAVI: UN NUOVO PROVVEDIMENTO VOLTO A MIGLIORARE LA SICUREZZA MARITTIMA E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE MARINO

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Le aree interessate dal provvedimento sono:
a) Acque interne, compresi i porti, nella misura in cui è applicabile il regime previsto dalla Convenzione Marpol 73/78
b) Acque territoriali
c) Stretti utilizzati per la navigazione internazionale e soggetti al regime di passaggio di transito, come specificato nella Convenzione delle nazioni Unite del 1982 sul diritto del mare
d) Nella zona economica esclusiva o in una zona equivalente istituita ai sensi del diritto internazionale e nazionale
e) In alto mare

Tutte le disposizioni previste dal presente provvedimento non si applicano alle navi militari da guerra o ausiliarie e alle navi possedute o gestite dallo Stato, solo se impiegate per servizi governativi e non commerciali.
Lo scarico di sostanze inquinanti in una delle aree previste dal decreto è consentito solo se vengono rispettate le condizioni previste dalla Convenzione di Marpol 73/78.
Nel caso di inquinamento doloso sono previste pene che vanno dai 10.000 agli 80.000 euro e l’arresto da sei mesi a due anni, per l’inquinamento colposo le pene variano dai 10.000 ai 30.000 e dai sei mesi ai due anni di reclusione, salvo che il fatto non costituisca reato più grave.
Il danno si considera di particolare gravità quando l’eliminazione delle sue conseguenze risulta di particolare complessità sotto il profilo tecnico, oppure particolarmente onerosa o conseguibile solo con provvedimenti eccezionali.

Il nuovo provvedimento è in vigore dal 24 novembre.

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