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INFORTUNI MORTALI IN ITALIA: ANCORA IN AUMENTO

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L’allarmante fenomeno degli infortuni mortali sul lavoro in Italia non accenna a diminuire.

Nonostante una diminuzione del 14% del numero di infortuni mortali, ad una lettura più approfondita dei dati Vega Engineering, che attraverso il proprio Osservatorio Sicurezza sul Lavoro analizza mensilmente i dati pubblicati dall’INAIL, registra per contro un preoccupante incremento delle morti sul lavoro nel primo semestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021.

Vediamo di capire meglio perché.

MORTI SUL LAVORO: QUANTI SONO?

L’INAIL riporta che dal 1 gennaio al 30 giugno 2022 si sono registrati in Italia complessivamente 463 infortuni mortali sul lavoro. Nello stesso periodo del 2021 erano 538.

Ad una prima analisi, quindi, il dato sembrerebbe positivo in quanto riflette una flessione del fenomeno morti sul lavoro del 14%.

Ma, come vedremo, la flessione è dovuta ai numerosi infortuni mortali per covid registrati nel 2021, quasi del tutto assenti nel primo semestre del 2022.

IL PESO DEGLI “INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO PER COVID” NELLE STATISTICHE

Analizzando nel dettaglio i dati, infatti, si scopre che nel primo semestre del 2021 gli infortuni mortali per Covid erano 367 su 538, mentre nello stesso periodo del 2022 gli infortuni mortali per Covid sono solo 11 su un totale di 463.

“Ripulendo” quindi i dati sugli infortuni mortali e considerando solo quelli “non Covid”, emerge che, con riferimento al primo semestre dell’anno, le morti in occasione di lavoro sono passate dalle 171 del 2021 alle 452 del 2022 con un allarmante incremento del +164%!

Questo dato, stimato e non preciso a causa delle modalità con cui vengono realizzate le statistiche e validati i dati, evidenzia tuttavia la rilevante differenza del peso del fenomeno Covid tra il 2021 e 2022, spiegando così la diminuzione degli infortuni mortali di quest’anno.

INFORTUNI MORTALI: I NUMERI ASSOLUTI

Vediamo la classifica delle regioni italiane in base al numero di infortuni mortali registrati dal 1 gennaio 2022 al 30 giugno 2022:

  1. Lombardia (52)
  2. Veneto (33)
  3. Emilia Romagna (31)
  4. Lazio (30)
  5. Toscana (29)
  6. Piemonte (28)
  7. Campania (24)
  8. Puglia, Sicilia (22)
  9. Trentino Alto Adige (19)
  10. Calabria (12)
  11. Marche (11)
  12. Abruzzo (7)
  13. Umbria (6)
  14. Sardegna (5)
  15. Molise, Liguria (3)
  16. Basilicata, Valle d’Aosta (2)
  17. Friuli Venezia Giulia (1)

Come spesso accade a guidare la classifica del maggior numero di vittime in occasione di lavoro è la Lombardia che è anche la regione con la più alta popolazione lavorativa.

Vale la pena precisare, però, il numero assoluto di infortuni mortali sul lavoro è scarsamente indicativo del fenomeno infortunistico nelle diverse regioni e province, in quanto non tiene conto della popolazione lavorativa presente nell’area di analisi.

OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO

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INFORTUNI MORTALI: L’INDICE DI INCIDENZA

Come detto sopra, il numero assoluto di infortuni mortali sul lavoro è scarsamente indicativo del in quanto non tiene conto del rapporto con la popolazione lavorativa.

Se invece “pesiamo” il numero di infortuni mortali rapportandolo con la popolazione lavorativa di ogni regione otteniamo l’indice di incidenza della mortalità, un dato che consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra zone (ad esempio regioni) differenti.

In sostanza, questo indice è veramente rappresentativo del fenomeno infortunistico di ogni regione perché è calcolato dal rapporto degli infortuni mortali rispetto alla popolazione lavorativa regionale.

Sulla base del calcolo dell’indice di incidenza della mortalità si ottiene una classifica del fenomeno infortunistico nelle regioni molto diversa dalla precedente:

  1. Trentino Alto Adige
  2. Valle d’Aosta
  3. Molise
  4. Calabria
  5. Toscana
  6. Puglia
  7. Marche
  8. Umbria
  9. Sicilia
  10. Veneto
  11. Piemonte
  12. Emilia Romagna
  13. Campania
  14. Abruzzo
  15. Lazio
  16. Lombardia
  17. Basilicata
  18. Sardegna
  19. Liguria
  20. Friuli Venezia Giulia

In questo caso il Trentino Alto Adige balza al primo posto, in quanto il peso del fenomeno infortunistico in questa regione (19 infortuni su 487.081 occupati) è molto maggiore rispetto alla Lombardia (52 infortuni su 4.332.516 occupati) che, dalla prima posizione della classifica basata sui numeri assoluti, finisce al 16° posto nella classifica calcolata in base all’indice di incidenza.

INFORTUNI MORTALI: TUTTI I DATI ELABORATI DALL’OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO

Vega Engineering pubblica e rende disponibili mensilmente i dati diffusi dall’INAIL sul fenomeno infortunistico in Italia elaborando diverse statistiche.

Scarica gratuitamente i Report dell’Osservatorio Sicurezza sul lavoro di Vega Engineering.

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