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CORTE DI CASSAZIONE: INFORTUNIO MORTALE E RESPONSABILITA’ DELL’INTERO CDA

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Con Sentenza n. 21628 del 20 maggio 2013 la Corte di Cassazione, Sezione quarta, si esprime sulla figura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e del delegato dal Datore di lavoro ai sensi dell’art. 16 del D.Lgs. 81/2008.

Nella Sentenza n. 21628/2013 si precisa:
Come risulta dall’elaborazione giurisprudenziale delle norme che prevedono il servizio di prevenzione e protezione all’interno delle aziende […], il responsabile di tale servizio è un semplice ausiliario del datore di lavoro e, come tale, è privo dei poteri decisionali che sono gli propri.
Egli è considerato un consulente del datore di lavoro che lo coadiuva nelle funzioni di prevenzione degli infortuni, svolgendo compiti che si sostanziano nella ricerca dei fattori di rischio e nella individuazione delle misure per la sicurezza e salubrità dell’ambiente di lavoro e mettendo a disposizione i risultati delle ricerche effettuate, che vengono recepiti dalla direzione aziendale in base ad un rapporto fiduciario che si instaura fra RPP e datore di lavoro […].
[…] la designazione del responsabile della prevenzione e della protezione, non equivalendo ad una delega di funzioni, non dà luogo a nessuna esenzione di responsabilità del datore di lavoro, che rimane l’unico e diretto destinatario, per la posizione di garanzia derivante dalla sua qualifica, degli obblighi in materia di prevenzione degli infortuni.

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