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TRAGICO IL PRIMO TRIMESTRE IN VENETO PER LE MORTI SUL LAVORO. 20 DECESSI E 4 PROVINCE IN ZONA ROSSA

TRAGICO IL PRIMO TRIMESTRE IN VENETO PER LE MORTI SUL LAVORO. LA REGIONE ABBANDONA LA ZONA ROSSA ED ENTRA NELLA MENO ALLARMANTE ZONA ARANCIONE
MA SONO 20 I DECESSI REGISTRATI. 15 QUELLI IN OCCASIONE DI LAVORO E 5 IN ITINERE. QUASI UN TERZO DELLE VITTIME IN PROVINCIA DI VERONA (6). A PADOVA SONO 5, A TREVISO 4, A VENEZIA E A ROVIGO 2, A VICENZA 1.
ANCHE ALLA FINE DEL PRIMO TRIMESTRE 2023 IL VENETO SUL PODIO NAZIONALE DELL’EMERGENZA PER LE MORTI IN OCCASIONE DI LAVORO DOPO LA LOMBARDIA (29 INFORTUNI MORTALI) E IL PIEMONTE (16).

DIMINUISCONO SENSIBILMENTE LE DENUNCE DI INFORTUNIO TOTALI: PASSANDO DALLE 23.489 DI FINE MARZO 2022 ALLE 17.380 DEL 2023 (-26%). UNA FLESSIONE PROBABILMENTE DOVUTA ALLA FINE DELL’EMERGENZA SANITARIA.
L’ATTIVITÀ MANIFATTURIERA RIMANE IL SETTORE PIÙ COLPITO. SEGUITO DA COSTRUZIONI E SANITÀ.
A VERONA LA MAGLIA NERA PER IL MAGGIOR NUMERO DI DENUNCE TOTALI (3.495), SEGUITA DA VICENZA (3.438).

“Il Veneto è ancora sul podio nazionale per numero di vittime in occasione di lavoro.  Una rilevazione drammatica per il primo trimestre del 2023. Perché stiamo parlando di 20 vittime; 15 quelle rilevate in occasione di lavoro e 5 in itinere.  E con questi dati il Veneto è ancora al terzo posto in Italia dopo la Lombardia (29 decessi) e il Piemonte (16). Numeri che portano il Veneto ad abbandonare la zona rossa e ad entrare nella meno allarmante, ma non certo confortante, zona arancione, rimanendo quindi con un’incidenza di infortuni mortali superiore alla media nazionale”.
Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, riassume così l’emergenza in Veneto sulla base dell’ultima indagine realizzata dal proprio team di esperti.
E per definire ancor meglio la situazione dell’insicurezza sul lavoro in regione, l’Osservatorio mestrino elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.
L’Osservatorio mestrino studia infatti da circa 14 anni il rischio di infortunio sul lavoro e da tre anni divide l’Italia a colori, alla stregua della mappatura utilizzata durante l’emergenza pandemica. Ed è proprio da questa analisi che arriva il dato più sconfortante per la regione, come già evidenziato da Mauro Rossato.

La zona arancione, quella in cui è entrato il Veneto a fine marzo 2023 è la zona che, dopo la rossa, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le più elevate a livello nazionale. In sostanza, a fine marzo 2023 il rischio di infortunio mortale in Veneto (7,0 morti per milione di occupati) risulta comunque superiore rispetto alla media nazionale (pari a 6,4).
Nel dettaglio poi, a fine marzo del 2023 sono 4 le province venete che si trovano in zona rossa: Rovigo (21,5), Treviso (10,6), Padova (9,7) e Verona (9,6). Notevolmente più alte, dunque, sia rispetto alla media regionale (7,0), che a quella nazionale (6,4).
Quasi un terzo dei decessi in provincia di Verona (6), a Padova (5), a Treviso (4), a Venezia e a Rovigo (2), a Vicenza (1).

INFORTUNI TOTALI (MORTALI E NON) DEL PRIMO TRIMESTRE 2023

Alla fine del primo trimestre 2023 le denunce di infortunio totali sono diminuite del 26% rispetto alla fine di marzo del 2022: erano 23.489 e ora sono 17.380. Ma questa riduzione è in realtà dovuta quasi esclusivamente alla scomparsa dalle statistiche degli infortuni connessi al Covid.

Quello delle Attività Manifatturiere è ancora il settore più colpito in occasione di lavoro (3.067 denunce), seguito da Costruzioni (885) e Sanità (833). Sono poi 818 quelle registrate nel Commercio. Mentre nei Trasporti sono 769.

Da gennaio a marzo 2023 è sempre la provincia di Verona quella con il più elevato numero di denunce totali di infortunio: 3.495. Seguono: Vicenza (3.438), Padova (3.306), Treviso (3.097), Venezia (2.704), Belluno (708) e Rovigo (632).

Infine, sono 5.977 le denunce delle donne lavoratrici e 11.403 quelle degli uomini.
Le denunce dei lavoratori stranieri sono 4.248 (circa un quarto del totale).

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza Vega dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale
Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale ed il valore medio nazionale
Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale ed il 125% dell’incidenza media nazionale
Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale

Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering

Ufficio Stampa
Dott.ssa Annamaria Bacchin
Centro Direzionale Terraglio Uno – Via Don F. Tosatto 151 – Mestre (VE)
Tel 041-957185
www.vegaengineering.com

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