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MORTI SUL LAVORO IN VENETO PRIMO SEMESTRE 2023. ANCORA SUL PODIO IN ITALIA PER NUMERO DI VITTIME. 42 DECESSI.

MORTI SUL LAVORO IN VENETO NEL PRIMO SEMESTRE 2023.

ANCORA TRISTEMENTE SUL PODIO IN ITALIA PER NUMERO DI VITTIME. E AL TERZO POSTO PER LE DENUNCE DI INFORTUNIO TOTALI.

MA RIMANE NELLA MENO ALLARMANTE ZONA GIALLA PER INCIDENZA DI MORTALITÀ.

SONO 42 I DECESSI RILEVATI DA GENNAIO A GIUGNO 2023. AL TERZO POSTO IN ITALIA DOPO LOMBARDIA (83) E LAZIO (47).
SONO 32 GLI INFORTUNI MORTALI IN OCCASIONE DI LAVORO E 10 IN ITINERE.

12 VITTIME TOTALI IN PROVINCIA DI VERONA. SEGUONO: TREVISO CON 10 DECESSI, VENEZIA (8), PADOVA (7), VICENZA (3) E ROVIGO (2).

CONTINUANO A DIMINUIRE ANCHE ALLA FINE DEL PRIMO SEMESTRE LE DENUNCE DI INFORTUNIO TOTALI, PASSANDO DALLE 45.814 DI FINE GIUGNO 2022 ALLE 35.912 DEL 2023 (-21,6%). UNA FLESSIONE DOVUTA SENZA ALCUN DUBBIO ALLA CONCLUSIONE DELL’EMERGENZA SANITARIA PER COVID.
L’ATTIVITÀ MANIFATTURIERA È ANCORA IL SETTORE PIÙ COLPITO (6.568 INFORTUNI) COME NEL RESTO DEL PAESE. SEGUITO DA: COSTRUZIONI, COMMERCIO, TRASPORTI E MAGAZZINAGGIO E SANITÀ.
ED È SEMPRE VERONA A FAR RILEVARE IL PIÙ ELEVATO NUMERO DI DENUNCE TOTALI (7.282), SEGUITA DA: VICENZA (6.965), PADOVA (6.888), TREVISO (6.360), VENEZIA (5.910), BELLUNO (1.310) E ROVIGO (1.197).

INTANTO IN REGIONE LE DENUNCE DI INFORTUNIO FINO AI 14 ANNI SONO 3.124, OVVERO OLTRE IL 10% DEL TOTALE DEI COETANEI DEL PAESE E L’8,7% DEL TOTALE DEGLI INFORTUNI DEI LAVORATORI VENETI.

“Il Veneto non abbandona né l’emergenza né il podio per le morti sul lavoro neppure alla fine del primo semestre del 2023. Un bilancio nefasto per una regione che è parte del cuore pulsante dell’economia del Paese. Sono 42 i decessi da gennaio a giugno 2023: 32 in occasione di lavoro e 10 in itinere. Sono poi 35.912 le denunce di infortunio complessive su un totale, in Italia, di 296.665: vale a dire – proprio come il mese precedente – oltre il 12% di quelle rilevate in tutto il Paese. Il Veneto poi è terzo in Italia per numero di vittime totali dopo la Lombardia (83) e il Lazio (47) ed è terzo per numero di denunce totali dopo Lombardia e Emilia Romagna”.
È il primo commento Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, alla più recente indagine realizzata dal proprio team di esperti in cui le proiezioni sono tutt’altro che confortanti per il Veneto.

E, come sempre, per spiegare ancor meglio la situazione dell’insicurezza sul lavoro in regione, l’Osservatorio mestrino elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.
L’Osservatorio mestrino studia, infatti, da circa 14 anni il rischio di infortunio sul lavoro e da tre anni divide l’Italia a colori, alla stregua della mappatura utilizzata durante l’emergenza pandemica. Ed è qui che arriva una nota positiva per il Veneto.
La zona gialla, quella in cui è entrato il Veneto a fine maggio 2023, è la zona che, subito dopo la bianca, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. In sostanza, a fine giugno 2023 il rischio di infortunio mortale in Veneto (14,9 morti per milione di occupati) risulta, anche se di poco, inferiore rispetto alla media nazionale (15).
Nel dettaglio, poi, a fine giugno del 2023, sono 2 le province venete che si trovano in zona rossa: Verona (26,5) e Rovigo (21,5); Treviso si trova in zona arancione (18,5), Padova e Venezia in zona gialla (con rispettivamente 14,5 e 13,4). Vicenza e Belluno sono in zona bianca.
Il più elevato numero di decessi si è verificato in provincia di Verona (12). Seguono: Treviso (10), Venezia (8), Padova (7), Vicenza (3) e Rovigo (2). A Belluno nel corso del 2023 non si sono registrati infortuni mortali.

INFORTUNI TOTALI (MORTALI E NON) DEI PRIMI SEI MESI DEL 2023

Alla fine di giugno 2023 le denunce di infortunio totali sono diminuite del 21,6% rispetto alla fine di giugno del 2022: erano 45.814 e ora sono 35.912. Un decremento questo, è opportuno precisarlo, dovuto quasi esclusivamente alla scomparsa dalle statistiche degli infortuni connessi al Covid.

Le Attività Manifatturiere, anche dopo i primi sei mesi del 2023, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (6.568). E sono seguite da: Costruzioni (1.886), Commercio (1.767), Trasporti e Magazzinaggio (1.592) e Sanità (1.588); settore, quest’ultimo, che a fine giugno del 2022 contava 7.360 denunce (quindi ha segnato nel 2023 un decremento del 78,42%).
Ed è sempre la provincia di Verona quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (7.282), seguita da: Vicenza (6.965), Padova (6.888), Treviso (6.360), Venezia (5.910), Belluno (1.310) e Rovigo (1.197).

Infine, sono 12.007 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici e 23.905 quelle degli uomini.
Le denunce dei lavoratori stranieri sono 9.052 (oltre un quarto del totale).
Le denunce di infortunio fino a 14 anni sono 3.124, ovvero oltre il 10% del totale dei coetanei del Paese e l’8,7% del totale delle denunce in regione.

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale
Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale
Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale
Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale

Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering

Ufficio Stampa
Dott.ssa Annamaria Bacchin
Centro Direzionale Terraglio Uno – Via Don F. Tosatto 151 – Mestre (VE)
Tel 041/957185
www.vegaengineering.com

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