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COVID – 19. UN ANNO DI MORTI SUL LAVORO IN VENETO SEGNATE DAL VIRUS.

COVID – 19. UN ANNO DI MORTI SUL LAVORO IN VENETO SEGNATE DAL VIRUS.

86 LE VITTIME IN VENETO (65 IN OCCASIONE DI LAVORO E 21 IN ITINERE).

CRESCONO DEL 14% I DECESSI IN OCCASIONE DI LAVORO.

AUMENTO DELLA MORTALITÀ DEL 200% IN PROVINCIA VENEZIA, DEL 100% A ROVIGO E DELL’86% A TREVISO

10 DELLE 65 MORTI RILEVATE IN OCCASIONE DI LAVORO SONO COLLEGATE AL CONTAGIO DA COVID 19.  PARI AL 2,4 % DEL DATO NAZIONALE (423 MORTI A CAUSA DEL VIRUS).  

IL VENETO È TERZO IN ITALIA PER NUMERO DI DENUNCE DI INFORTUNIO LEGATE AL COVID-19: A FINE DICEMBRE SI CONTANO 12.735 DENUNCE PARI AL 9,7% DEL TOTALE NAZIONALE (131.090).

A FINE 2020 ANCORA VERONA, VENEZIA E TREVISO LA PROVINCE PIÙ COLPITE DALL’EMERGENZA MORTI BIANCHE.

SEGUONO PADOVA, VICENZA, ROVIGO E BELLUNO.

“Cresciute del 14% le vittime in occasione di lavoro. Rispetto alle 57 del 2019 siamo passati a 65. Un dato sconfortante e drammatico in cui il Covid pesa moltissimo. Perché una vittima su 6 in occasione di lavoro è deceduta proprio a causa del contagio da Covid-19”.

Questi sono i primi dati utilizzati dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, per iniziare l’esplorazione della mappatura dell’emergenza morti bianche in Veneto da gennaio a dicembre 2020.

Unico dato in netta diminuzione è il numero delle vittime sul lavoro in itinere praticamente dimezzate dal 2019 al 2020 (passando da 41 a 21).

“Un risultato confortante quello degli infortuni in itinere, dovuto evidentemente anche alle restrizioni e alla maggior diffusione dello smart working – precisa Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre – ma non basta a risollevare le sorti della sicurezza sul lavoro nel nostro territorio e nel nostro Paese. Perché i luoghi di lavoro sono ancora evidentemente poco sicuri per i lavoratori. E ora con il Coronavirus la situazione è ancora più allarmante”

E sono proprio gli infortuni mortali in occasione di lavoro a raccontare la nuova tragedia della regione e del Paese nel 2020. Perché 10 dei 65 decessi sono dovuti al Covid – 19. E sono anche queste le vittime che contribuiscono a far registrare un incremento della mortalità, rispetto all’anno precedente, pari al 14% in occasione di lavoro. Con punte di aumento del 200 % a Venezia, dell’86% a Treviso, del 100 % a Rovigo.

Intanto, nella graduatoria regionale delle morti sul lavoro il dato peggiore arriva ancora una volta da Verona con 24 infortuni mortali (7 dei quali verificatisi in itinere); seguono Venezia con 16 (4 infortuni in itinere); Treviso 15 (2 dei quali avvenuti in itinere); Padova con 11 (4 in itinere), Vicenza con 11 (3 in itinere); Rovigo con 6 e Belluno con 3 (1 in itinere).

Il numero degli infortuni non mortali in Veneto da gennaio a dicembre 2020 è 65.437. Ben 12.735 di queste denunce sono legate al Covid; e sono pari al 9,7% del totale nazionale degli infortuni Covid (131.090). 

Il Veneto è la terza regione in Italia per numero di denunce di infortunio legate al Covid-19. Al primo posto la Lombardia al secondo posto il Piemonte.

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