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RISCHIO RUMORE: GLI EFFETTI EXTRAUDITIVI

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Nel corso degli ultimi trenta anni diversi studi hanno dimostrato una correlazione tra esposizione a rumore e sviluppo di alterazioni e/o patologie a carico di organi ed apparati, diversi da quello uditivo.
In particolare l’esposizione a rumore può indurre alterazioni biochimiche, fisiologiche, o psicosociali che possono permanere o all’interno del range di normalità biologica o incidere e compromettere il benessere psicofisico dell’individuo in relazione a quanto è compromessa la funzionalità dei sistemi d’organo e le funzioni psicosociali; la reversibilità e la durata delle alterazioni e le possibilità di compensazione potrebbero essere in relazione alle capacità di recupero dell’organismo umano ed alla situazione ambientale.
Diversi sono i fattori che possono influenzare gli effetti del rumore sul nostro organismo. Tra questi si possono annoverare:
– “caratteristiche intrinseche dell’insulto fisico (pressione, intensità del suono, frequenza di emissione);
– caratteristiche estrinseche (durata dell’esposizione, modalità di emissione, presenza di componenti impulsive, effetti di mascheramento);
– caratteristiche spettrali (la presenza di componenti tonali, infrasuoni, ultrasuoni ed il tempo di recupero);
– fattori genetici (suscettibilità);
– fattori acquisiti dell’organismo umano (isolamento acustico delle abitazioni e la necessità sociale delle attività industriali che generano rumore)”.
Altri fattori poi possono essere:
– “l’effetto sorpresa;
– il contenuto semantico;
– l’identificabilità della sorgente”.

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