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NORMA UNI SUGLI SPAZI CONFINATI: IN CORSO L’INCHIESTA PUBBLICA

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L’UNI ha avviato l’inchiesta pubblica finale sulla norma UNI1607706 “Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento – Criteri per l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi”.

Entro il 5 gennaio 2024 gli operatori interessati, in particolare coloro che non hanno potuto partecipare alla prima fase di elaborazione della norma, possono inviare i propri commenti che saranno esaminati dall’Organo tecnico competente. Sulla base di questo esame, il progetto potrà essere rinviato alla Commissione Tecnica competente oppure essere approvato dalla Commissione Centrale Tecnica. Lo scopo finale è quello di ottenere il consenso più allargato possibile prima che il progetto diventi una norma.

NORMA UNI1607706: SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

Per i lavori in spazi confinati e/o negli ambienti con sospetto inquinamento oggi si fa riferimento al DPR 177/2011 per la qualificazione delle imprese operanti in tali luoghi di lavoro e al D.Lgs. 81/08 per la valutazione del rischio.

La norma attualmente oggetto di inchiesta pubblica riporta, per le diverse tipologie di ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento, le seguenti informazioni:

  • criteri per la classificazione di tali ambienti, l’identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi, l’elaborazione delle procedure operative e di emergenza per le attività in tali ambienti, la scelta delle attrezzature di lavoro e della strumentazione;
  • requisiti di dispositivi di protezione collettiva (DPC) e individuale (DPI);
  • compiti e ruoli dei lavoratori impegnati nelle attività (lavoratore attendente, lavoratore entrante, preposto, squadra di salvataggio);
  • elenco esemplificativo dei possibili fattori di rischio

LA DEFINIZIONE DI AMBIENTE CONFINATO E/O SOSPETTO DI INQUINAMENTO

La norma fornisce la definizione di ambiente confinato e/o sospetto di inquinamento che non era ancora stata fornita dalla legislazione vigente: si tratta di uno spazio circoscritto non progettato e costruito per la presenza continuativa di un lavoratore, ma di dimensioni tali da consentirne l’ingresso e lo svolgimento del lavoro assegnato, caratterizzato da vie di ingresso o uscita limitate e/o difficoltose, con possibile ventilazione sfavorevole, all’interno del quale non è possibile escludere la presenza o lo sviluppo di condizioni pericolose per la salute e la sicurezza dei lavoratori.

La classificazione e il censimento di tali ambienti deve essere effettuata da parte del datore di lavoro il quale deve apporre la segnaletica di sicurezza in prossimità degli accessi in maniera ben visibile.

INDIVIDUAZIONE DEI PERICOLI E VALUTAZIONE DEI RISCHI

Tra i fattori di rischio e le situazioni pericolose individuati dalla norma troviamo: asfissia, condizioni microclimatiche sfavorevoli, esplosione/incendio, intossicazione, caduta, elettrocuzione, contatto con organi in movimento, investimento/schiacciamento, ustioni/congelamento, annegamento, atmosfera con eccesso di ossigeno, seppellimento, rumore, rischio biologico. Per ciascuno di tali fattori, la norma associa le potenziali cause.

La norma elenca tutti gli aspetti legati alle attività da svolgersi in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento che il datore di lavoro deve prendere in considerazione per una valutazione dei rischi, che deve essere fattacaso per caso, prevedendo anche gli eventuali rischi interferenziali e quelli derivanti da possibili situazioni di emergenza.

LE PROCEDURE OPERATIVE

Per ogni ambiente confinato e/o sospetto di inquinamento, il datore di lavoro deve valutare la possibilità di eseguire le attività senza necessità di ingresso di personale. Nel caso in cui ciò non sia possibile, deve predisporre una procedura di lavoro che elimini o riduca i rischi in tutte le fasi lavorative:

  • attività preliminare
  • fase di allestimento del cantiere
  • fase di lavoro all’interno dell’ambiente
  • eventuali situazioni di emergenza
  • conclusione delle operazioni

La procedura di lavoro deve essere trasmessa e illustrata a tutto il personale impiegato nell’attività che deve essere anche idoneamente formato, informato e addestrato ed essere stato valutato idoneo alla mansione dal medico competente.

Prima dell’inizio dei lavori il datore di lavoro deve organizzare una riunione preliminare di coordinamento e predisporre un documento di autorizzazione all’ingresso senza il quale non è consentito l’accesso all’ambiente confinato e/o sospetto di inquinamento.

PER APPROFONDIRE…

Per approfondire il tema della identificazione e classificazione degli spazi confinati, Vega Formazione organizza un corso nel quale vengono illustrati i criteri e una metodologia per l’identificazione la classificazione e la valutazione dei rischi nelle attività in spazi confinati o ambienti con sospetto inquinamento: CORSO SPAZI CONFINATI: COME IDENTIFICARLI, CLASSIFICARLI E VALUTARNE I RISCHI. LE MISURE DI SICUREZZA

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