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LINEA GUIDA INAIL: CODICE DI PREVENZIONE INCENDI

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Il documento “Applicazioni pratiche nell’ambito del D.M. 3 agosto 2015” è stato elaborato da INAIL in collaborazione dell’Università di Roma “La Sapienza”, INAIL e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (C.N.VV.F.) al fine di illustrare le potenzialità del Codice di Prevenzione Incendi, fornendo esempi pratici di progettazione.

PREVENZIONE INCENDI: APPROCCIO PRESCRITTIVO E APPROCCIO PRESTAZIONALE
In base ad una recente indagine condotta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri è stato rivelato un basso utilizzo del nuovo Codice di Prevenzione Incendi, probabilmente a causa della percepita complessità dello strumento normativo e conseguente aumento della responsabilità, a vantaggio del più “consolidato” metodo prescrittivo.

L’approccio prescrittivo è basato sul concetto che il rispetto di determinati requisiti nel progetto rappresenti la garanzia del raggiungimento dei livelli minimi di sicurezza.
Esso, in pratica, consiste nel rispetto di regole tecniche, basate su strumenti di calcolo (ad esempio, gli Eurocodici per il calcolo analitico della classe REI delle strutture, le curve standard d’incendio, ecc.), e consistenti in misure preventive e protettive da rispettare come vincoli di progetto e codificate in disposizioni legislative.

Il rispetto di tali regole rappresenta, dunque, garanzia di un livello di rischio residuo accettabile.

L’approccio prestazionale è basato sullo studio dell’evoluzione dinamica dell’incendio e quindi sulla previsione scientifica della prestazione della struttura progettata.
È strutturato sui criteri che caratterizzano l’ingegneria della sicurezza antincendio, Fire Safety Engineering (F.S.E.), ovvero su principi ingegneristici, regole e giudizi esperti basati sulla valutazione scientifica del fenomeno della combustione, degli effetti dell’incendio e del comportamento umano.

L’approccio prestazionale viene recepito nel quadro normativo italiano con il D.M. 9 maggio del 2007 e si consolida con le previsioni del codice di prevenzione incendi, di cui al D.M. 3 agosto 2015.
Il nuovo approccio, nuovo rispetto al tradizionale prescrittivo, affronta la valutazione del rischio incendio mediante la previsione di scenari verosimili e lo studio delle prestazioni minime del progetto durante l’evoluzione dell’incendio.

Per approfondire l’argomento si rimanda alla relativa Linea Guida.

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