LE VITTIME SUL LAVORO DA GENNAIO A MARZO 2024
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Analizzando i dati infortunistici messi a disposizione dall’INAIL, si evidenzia che da gennaio a marzo 2024 sono 191 le vittime sul lavoro in Italia, di cui 151 durante l’attività lavorativa e 40 in itinere. Se in totale vediamo una diminuzione del -2,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, considerando esclusivamente gli infortuni mortali avvenuti in occasione di lavoro emerge un incremento del +2,0% (148 decessi nel periodo gennaio-marzo 2023 rispetto ai 151 di gennaio-marzo 2024).
Vediamo i risultati dell’elaborazione statistica svolta dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering sui dati INAIL.
GLI INFORTUNI SUL LAVORO SUDDIVISI PER REGIONI
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
- Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale
- Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale
- Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale
- Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale
A finire in zona rossa a marzo 2024 con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 6,4 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Puglia, Calabria, Sardegna e Umbria. In zona arancione: Campania, Emilia-Romagna e Toscana. In zona gialla: Sicilia, Liguria, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte. In zona bianca: Lazio, Abruzzo, Marche, Veneto, Basilicata e Molise.
In termini assoluti, in cima alla graduatoria con il maggior numero di vittime in occasione di lavoro è la regione con la più alta popolazione lavorativa d’Italia, cioè la Lombardia (28). Seguono: Puglia (15), Emilia-Romagna (14), Campania (12), Lazio e Toscana (11), Piemonte (10), Trentino-Alto Adige e Sicilia (9), Calabria (6), Veneto e Sardegna (5), Liguria (4), Umbria e Friuli-Venezia Giulia (3), Valle d’Aosta, Abruzzo e Marche (2). Basilicata e Molise non registrano vittime nel primo trimestre 2024.
Per visionare le statistiche degli infortuni mortali sul lavoro al 31/03/2024 a cura dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega: CLICCA QUI!
I SETTORI ECONOMICI PIÙ COLPITI
A marzo 2024 continua ad essere il settore delle Costruzioni a registrare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro: sono 25. È seguito da Attività Manifatturiere (19), da Trasporti e Magazzinaggio (13) e dal Commercio (10).
Il più elevato numero di denunce totali arriva ancora dalle Attività Manifatturiere (16.371), cui seguono: Sanità (7.701), Costruzioni (7.627), Trasporto e Magazzinaggio (6.986) e Commercio (6.943).
LE DENUNCE TOTALI PER GENERE, NAZIONALITÀ ED ETÀ
Le denunce di infortunio delle lavoratrici a marzo 2024 sono state 52.915, quelle dei colleghi uomini 92.215.
Le denunce di infortunio in occasione di lavoro (esclusi gli infortuni in itinere) sono state 124.319 a fine marzo 2024: 42.449 sono le donne e 81.870 gli uomini.
Le denunce di infortunio in occasione di lavoro degli italiani sono 100.440, mentre degli stranieri sono 23.879.
Anche a marzo 2024 la fascia di età più colpita in occasione di lavoro e in itinere è quella che va dai 45 ai 54 anni con 31.114 denunce (il 21,4% del totale).
INFORTUNI SUL LAVORO: ALTRI DATI
Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro da gennaio a marzo 2024 sono 37 su un totale di 151, con un rischio di morte sul lavoro quasi triplo rispetto agli italiani (15,6 morti ogni milione di occupati, contro i 5,4 degli italiani), mentre sono 13 quelli deceduti a causa di un infortunio in itinere.
La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (54 su un totale di 151).
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio a marzo 2024 sono 10, mentre 6 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.
Il mercoledì risulta essere il giorno in cui si sono verificati più infortuni mortali nel primo trimestre 2024 (21,2%).
Per consultare tutti i dati sugli infortuni aggiornati a marzo 2024 e per scaricare gratuitamente tutti i report sugli infortuni sul lavoro elaborati dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega, CLICCA QUI!
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO
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