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LAVORATORI CHE SVOLGONO MANSIONI A RISCHIO: PARTONO I TEST ANTIDROGA

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Il datore di lavoro, prima di adibire un lavoratore ad una delle mansioni considerate a rischio “provvede a richiedere al medico competente gli accertamenti sanitari del caso, comunicandogli il nominativo del lavoratore interessato”,
Gli accertamenti devono verificare “l’assenza di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti.”
Gli accertamenti andranno poi ripetuti “con periodicità da rapportare alle condizioni personali del lavoratore in relazione alle mansioni svolte”.
In caso di esito positivo degli accertamenti sanitari, il medico competente emette un giudizio di inidoneità temporanea alla mansione, che potrà essere modificato positivamente ove venga esclusa dal SERT (Servizio per le tossicodipendenze dell’Azienda sanitaria locale) una condizione di tossicodipendenza o venga attestato il positivo recupero. “Il medico competente al fine di certificare l’idoneità alla mansione provvederà, in maniera individualizzata rispetto ai rischi di assunzione sporadica, a effettuare controlli ripetuti per escludere l’assunzione di droghe da parte del lavoratore”.

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