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LA SICUREZZA NON VA IN VACANZA: QUADERNO DELL’INAIL SULLA SICUREZZA IN PISCINA

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È stato recentemente pubblicato il Quaderno per la Salute e la SicurezzaLe piscine” a cura di Dimeila, il Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale dell’INAIL.
La pubblicazione tratta degli adempimenti tecnico-normativi ma anche degli aspetti organizzativi e comportamentali che sono tenuti a seguire i responsabili, i lavoratori e gli utenti delle strutture natatorie. Il volume si propone di informare, comunicare e diffondere la cultura della sicurezza negli ambienti di vita tra le figure che frequentano tali luoghi di svago e al contempo di lavoro sui rischi derivanti da agenti fisici, chimici e microbiologici e sui requisiti igienico-ambientali e di sicurezza.
Oltre ad illustrare le misure di prevenzione degli incidenti che possono verificarsi nelle piscine, la pubblicazione, che viene riproposta in allegato, rappresenta un utile strumento di istruzione in materia di primo soccorso, occupandosi delle tecniche da effettuare nel caso di annegamento.
Il volume, scritto con linguaggio semplice e di facile comprensione, fa parte della collana “Quaderni per la salute e la sicurezza”, ed in particolare rappresenta una versione aggiornata e opportunamente modificata del lavoro effettuato nel 2005 dal gruppo di lavoro “Piscine” nell’ambito dell’Osservatorio epidemiologico nazionale degli ambienti di vita.

In particolare, INAIL illustra che nelle piscine sia i frequentatori che i bagnanti possono essere soggetti ad infortunio, di lieve o forte entità. Possono infatti verificarsi infortuni dovuti a cadute o scivolamenti, tali da comportare per esempio lesioni dell’apparato scheletrico, lesioni dentarie o lesioni muscolo-tendinee.

I principali pericoli connessi all’uso delle piscine possono essere fisici (annegamento, semi-annegamento, traumi dovuti ad infortuni da impatto), associati a caldo, freddo e luce solare (es. esposizione acuta al calore del sole, esposizione al freddo nelle piscine da immersione), associati alla qualità dell’acqua (ingestione, inalazione o contatto con patogeni, virus, funghi, protozoi e agenti chimici che possono essere presenti nell’acqua e a bordo vasca), associati alla qualità dell’aria (inalazione di agenti chimici).

In campo normativo si evidenzia che il 16 gennaio 2003, su proposta del Ministero della Salute e della Conferenza Stato Regioni, è stato approvato l’accordo sugli “aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio”. L’anno successivo è stato stipulato l’“Accordo 16 dicembre 2004 tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sulla disciplina interregionale delle piscine”, che sviluppa alcuni elementi dell’Accordo 2003 e introduce altri aspetti di competenza delle Regioni, costituendo la base delle successive e numerose norme regionali vigenti.
Entrambi gli accordi, tuttavia, non hanno forza di legge, ma costituiscono un preciso impegno politico e istituzionale, già condiviso sul piano tecnico.

In allegato il volume di INAIL “Le Piscine”:

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