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INFORTUNI SUL LAVORO GENNAIO-LUGLIO 2024 IN AUMENTO DEL +3,2% RISPETTO AL 2023

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Tra gennaio e luglio 2024 si sono verificati 577 incidenti mortali sul lavoro, di cui 440 in occasione di lavoro e 137 durante il tragitto casa-lavoro (in itinere): rispetto allo stesso periodo del 2023, si sono registrati in totale 18 decessi in più con un aumento del 3,2%. Se si considerano solo i decessi avvenuti in occasione di lavoro, l’incremento a luglio 2024 è stato del 2,3%, con il numero di vittime che è passato da 430 a 440 rispetto all’anno precedente.

Vediamo di seguito le elaborazioni statistiche dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering, utilizzando i dati infortunistici forniti dall’INAIL

MORTI SUL LAVORO IN AUMENTO RISPETTO AL 2023

Nei primi sette mesi del 2024, in Italia si sono registrate 577 vittime sul lavoro, di cui 440 in occasione di lavoro e 137 durante il tragitto casa-lavoro, con una media di 82 decessi mensili.

Rispetto allo stesso periodo del 2023, il totale delle vittime è aumentato di 18 unità (da 559 a 577), pari a un incremento del 3,2%. L’aumento più significativo riguarda i decessi in itinere, passati da 129 a 137 con un incremento del 6,2%. Anche i decessi in occasione di lavoro sono purtroppo cresciuti, da 430 a 440, registrando un aumento del 2,3%.

LA SITUAZIONE DEGLI INFORTUNI REGIONE PER REGIONE

In termini assoluti, la Lombardia guida tristemente la classifica per numero di vittime in occasione di lavoro con 74 casi. Seguono: Emilia-Romagna (49), Lazio (48), Sicilia (39), Campania (38), Piemonte (27), Puglia e Toscana (26), Veneto (23), Trentino-Alto Adige (16), Calabria (12), Abruzzo e Sardegna (11), Umbria (10), Liguria (8), Friuli-Venezia Giulia (7), Marche (6), Basilicata, Molise e Valle d’Aosta (3).

L’INDICE DI INCIDENZA E LA ZONIZZAZIONE A COLORI DELL’ITALIA

L’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega confronta il numero di vittime con la popolazione lavorativa di ciascuna regione, consentendo un’analisi comparativa del fenomeno degli infortuni. Le regioni vengono classificate in base al rischio infortunistico con la seguente scala cromatica:

  • Bianco: incidenza infortunistica inferiore al 75% della media nazionale
  • Giallo: incidenza compresa tra il 75% e il 100% della media nazionale
  • Arancione: incidenza tra il 100% e il 125% della media nazionale
  • Rosso: incidenza superiore al 125% della media nazionale

Nei primi sette mesi del 2024 le regioni in zona rossa, con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale (indice medio nazionale di 18,7 morti per milione di lavoratori), sono: Valle D’Aosta, Trentino-Alto Adige, Molise, Umbria, Sicilia ed Emilia-Romagna. In zona arancione si trovano: Campania, Calabria, Abruzzo, Lazio, Puglia e Sardegna. In zona gialla: Lombardia, Toscana, Basilicata e Piemonte. Infine in zona bianca: Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Veneto e Marche.

LA SITUAZIONE DEGLI INFORTUNI PER SETTORE ECONOMICO

A fine luglio 2024, il settore delle Costruzioni rimane il più colpito con 79 decessi durante l’attività lavorativa. È seguito dalle Attività Manifatturiere (55), da Trasporti e Magazzinaggio (46) e dal Commercio (32).

Le denunce totali sono ancora maggiormente concentrate nelle Attività Manifatturiere (42.782), seguite da: Costruzioni (21.552), Sanità (20.670), Trasporto e Magazzinaggio (19.461) e Commercio (18.925).

LA SITUAZIONE DEGLI INFORTUNI PER: GENERE, NAZIONALITÀ ED ETÀ

Al 31 luglio 2024, le denunce di infortunio per le lavoratrici sono state 124.171, quelle dei colleghi uomini 226.652.

Le denunce di infortunio in occasione di lavoro (esclusi gli infortuni in itinere) sono state 295.159 a fine luglio 2024: 97.349 riguardano le donne e il restante 197.810 uomini. Tra queste denunce, 234.633 coinvolgono lavoratori italiani e 60.526 stranieri.

Anche a luglio 2024, la fascia d’età più colpita dagli infortuni (45-54 anni) ha registrato 77.346 denunce, pari al 22,0% del totale.

La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (148 su un totale di 440).

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro da gennaio a luglio 2024 sono 102, con un rischio di morte quasi triplo rispetto agli italiani (43 morti ogni milione di occupati contro i 15,9 degli italiani), mentre 28 sono deceduti in itinere.

Le donne decedute in occasione di lavoro da gennaio a luglio 2024 sono 31, mentre 16 hanno perso la vita nel percorso casa-lavoro.

Il martedì si conferma il giorno con il maggior numero di infortuni mortali, rappresentando il 19,8% dei casi nei primi sette mesi del 2024.

CONSULTA TUTTE LE STATISTICHE SUGLI INFORTUNI SUL LAVORO

Per consultare tutti i dati sugli infortuni aggiornati al 31/07/2024 e per scaricare gratuitamente tutti i report sugli infortuni sul lavoro elaborati dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega, CLICCA QUI!


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