INAIL: INDICAZIONI DI INDIRIZZO SULLE MALATTIE PROFESSIONALI
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Il Consiglio di indirizzo e vigilanza (CIV) di INAIL, nell’ambito delle proprie attività istituzionali in merito alle malattie di origine professionale, ha esaminato le vigenti disposizioni in materia e ha delineato sette “Linee di indirizzo in merito alle malattie di origine professionale” che permetteranno di rivedere e riorganizzare l’attività connessa alla valutazione delle richieste di prestazioni a favore dei tecnopatici. Ricordiamo che si definisce “tecnopatia” la malattia professionale contratta a causa di lavorazione rischiosa, dovuta all’azione nociva, lenta e protratta nel tempo di un fattore di rischio presente nell’ambiente in cui si svolge attività lavorativa.
Le “Linee di indirizzo in merito alle malattie di origine professionale” del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) di INAIL riguardano i seguenti sette temi.
1. Indirizzi di carattere preventivo sanitario relativamente alle malattie professionali: il CIV di INAIL, in tal senso, precisa che: “Analogamente a quanto avviene per il fenomeno infortunistico, occorre promuovere un’azione INAIL (in coordinamento con gli altri soggetti titolati) orientata ad un efficiente intervento prevenzionale di carattere sanitario“.
2. Indirizzi per un processo di omogeneizzazione e di qualità nel percorso di domanda, valutazione ed esito: secondo il CIV di INAIL “[…] i dati evidenziano infatti rilevanti discrasie territoriali che – oltre a rappresentare i diversi contesti produttivi – sono conseguenti ad una presumibile disomogeneità di valutazione della domanda” di riconoscimento della malattia professionale.
3. Indirizzi in merito alle fasi di valutazione delle malattie professionali desumibili dall’analisi del contenzioso giudiziario e dalle segnalazioni degli Intermediari istituzionali: in questi il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) di INAIL precisa che “[…] l’analisi del contenzioso giudiziario e le segnalazioni degli Intermediari istituzionali evidenziano la necessità di una verifica dell’adeguatezza del percorso di valutazione delle domande di prestazioni in relazione a malattie di presunta origine professionale“.
4. Indirizzi in merito alle fasi del processo istruttorio;
5. Indirizzi di carattere relazionale con le parti coinvolte, nei quali il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) di INAIL precisa che: “Il percorso di verifica del nesso causale deve vedere coinvolto, sia pur in un distinto momento, anche chi ha la titolarità del processo lavorativo che ha causato o che si pensi abbia causato la malattia professionale“.
6. Indirizzi da parte del CIV di INAIL per qualificare il rapporto con gli Intermediari istituzionali, precisando in questi che: “[…] nei casi in cui il medico INAIL respinga la domanda per assenza della malattia denunciata, debba essere resa disponibile una dettagliata relazione, eventualmente supportata dalla diagnostica che ha portato a tali conclusioni“.
7. Indirizzi per promuovere l’aggiornamento normativo, nei quali il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) di INAIL precisa che: “Risulta opportuna un’azione orientata a proporre un aggiornamento normativo in materia […]“.
E’ interessante osservare che il Consiglio di indirizzo e vigilanza (CIV) di INAIL, per quanto riguarda le linee di indirizzo relative alle relazioni con le parti coinvolte, precisa che l’informativa da parte dell’INAIL relativamente all’apertura e alla chiusura del percorso di valutazione della domanda deve pervenire anche al datore di lavoro ed al medico competente, oltre che al lavoratore.
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