INAIL: I DATI DEFINITIVI SUGLI INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO NEL 2007
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Nel corso del 2007 in Italia si sono verificati 1.207 incidenti mortali sul lavoro. E nei primi nove mesi del 2008 il calo è stato del 5,2%. Rispetto al 2006 – quando era stata registrata un’impennata di 1.341 casi – la flessione è decisamente significativa e tocca il 10%. Al di là di questa “picchiata” si conferma l’andamento in progressiva flessione del numero di infortuni mortali registrato a partire dagli anni Sessanta (basti pensare che, solo dal 2001 al 2005, si è passato da 1.546 a 1.280 episodi).
Come rileva la Consulenza statistico attuariale dell’INAIL, questo andamento positivo si rivela ancora più significativo se se considera che la quota di incidenti mortali avvenuti nell’effettivo esercizio dell’attività lavorativa è pari a 907 episodi rispetto ai 1.067 del 2006: di fatto, il 15% di casi in meno. Si registra, invece, una crescita del 9,5% – da 274 a 300 casi – per gli incidenti in itinere: vale a dire quelli non strettamente correlati alla specifica attività svolta dal lavoratore, ma riconducibili, più in generale, al rischio da circolazione stradale.
Positivi, al momento, anche i dati parziali del 2008. Nel periodo che va dal 1° gennaio al 30 settembre scorsi, infatti, sono stati denunciati 661.560 infortuni complessivi (rispetto ai 689.223 dello stesso periodo di tempo del 2007), per una flessione del 4%. I casi mortali sono, invece, 880, rispetto ai 928 dei primi 9 mesi dell’anno passato: in questo caso il calo è del 5,2%.
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