I RISCHI DA ESPOSIZIONE A FORMALDEIDE NEL SETTORE SANITARIO
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L’INAIL ha recentemente pubblicato una scheda informativa sui rischi connessi all’esposizione a formaldeide nel comparto sanitario con particolare riferimento ai laboratori di anatomia patologica.
CHE COS’È LA FORMALDEIDE?
La scheda informativa ricorda come la formaldeide sia uno dei composti organici volatili (COV) più diffusi e utilizzata in una molteplicità di processi a fini di sanificazione e come conservante di materiale organico.
Tra i numerosi usi della formaldeide il fact sheet di INAIL si focalizza nell’impiego in ambito sanitario dove questo composto organico è ampiamente utilizzato nelle operazioni di allestimento di preparati istologici e nelle attività funerarie.
QUALI EFFETTI HA LA FORMALDEIDE SULL’UOMO?
Il fact sheet di INAIL ricorda come la formaldeide, essendo un composto altamente reattivo, molto solubile in acqua e facilmente assimilabile dal corpo umano, possa avere gravi effetti sulla salute dell’uomo.
L’esposizione più significativa risulta quella per via inalatoria in quanto il 90% circa di formaldeide aero-dispersa viene assorbita dal tratto respiratorio superiore causando irritazione delle mucose, degli occhi, della gola e del tratto respiratorio.
Secondo la classificazione ed etichettatura armonizza armonizzata approvata dall’Unione Europea la formaldeide è cancerogeno di categoria 1B, mutageno di categoria 2
e tossico per tossicità acuta di categoria 3.
L’International Agency for Research on Cancer (IARC) già nel 2006 ha classificato la formaldeide come cancerogeno certo per l’uomo (Gruppo 1).
Successivi approfondimenti (monografia 100F del 2012) confermano tale classificazione sulla base di un’evidenza epidemiologica sufficiente per tumori della rinofaringe e leucemia.
Nel fact sheet è riportato uno schema riassuntivo dei valori limite per l’esposizione professionale fissati dalle agenzie internazionali.
SORVEGLIANZA SANITARIA PER I LAVORATORI ESPOSTI A FORMALDEIDE
Nella scheda informativa l’INAIL sottolinea come la sorveglianza sanitaria per i lavoratori potenzialmente esposti a formaldeide sia comunque necessaria in ordine non solo al suo potenziale cancerogeno, ma anche per i suoi effetti irritativi e sensibilizzanti, in applicazione dell’art. 229 del D. lgs. 81/2008.
IN QUALI SETTORI DI ATTIVITÀ VIENE UTILIZZATA LA FORMALDEIDE?
Come detto l’uso della formaldeide, nonostante vi siano delle alternative indicate dalla letteratura scientifica, è ancora ampiamente diffuso nel comparto sanitario specialmente elle operazioni di allestimento di preparati istologici in cui rimane il fissativo più utilizzato.
Un altro ambito di applicazione che vede la formaldeide particolarmente diffusa è quello funerario in cui viene utilizzata per il trattamento conservativo di salme che devono essere trasportate a distanza e nelle attività di imbalsamazione.
Con riferimento ai settori di attività che ancora fanno largo uso di formaldeide l’INAIL individua le figure particolarmente esposte:
- personale medico in sala operatoria;
- addetti che operano su campioni biologici in laboratorio;
- personale coinvolto nel processo di conservazione, archiviazione e smaltimento dei campioni biologici.
COME PREVENIRE E RIDURRE L’ESPOSIZIONE A FORMALDEIDE?
Ovviamente l’esposizione alla formaldeide èinfluenzata diversi punti critici e fattori, sulla base di questi l’INAIL individua alcune soluzioni per gestire l’esposizione a questo composto organico con l’obiettivo primario di ridurne o limitarne l’uso e, ove questo non sia possibile, servirsi di tutte le soluzioni idonee a ridurne il rischio di esposizione.
Vediamo sinteticamente le principali soluzioni individuate dall’INAIL:
- uso di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) adeguati;
- uso di contenitori sotto vuoto o muniti di tappi a tenuta per le possibili fuoriuscite di vapori;
- uso di temperature basse e controllate sia durante il trasporto che durante lo stazionamento dei contenitori in sala operatoria e in laboratorio;
- trattamento dei materiali biologici in postazioni adeguate e dotate di cappe biohazard;
- assicurare il ricambio d’aria nei locali in cui si utilizza la formaldeide;
- elaborare procedure di sicurezza da adottare in caso di sversamenti;
- limitare il numero dei lavoratori esposti;
- effettuare misurazioni della formaldeide aerodispersa;
- svolgere la formazione e informazione dei lavoratori addetti;
- sottoporre i lavoratori addetti alla sorveglianza sanitaria;
- tenuta del registro dei lavoratori esposti a cancerogeni.
DOCUMENTI UTILI: LINEE GUIDA SULLA FORMALDEIDE
Puoi trovare la Scheda Informativa di INAIL Esposizione Occupazionale a Formaldeide in Laboratori di Anatomia Patologica nella sezione Linee Guida della banca dati di Vega Engineering: CLICCA QUI!
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