fbpx Skip to content

FOTOVOLTAICO: SVILUPPI FUTURI DEI MODULI FOTOVOLTAICI

25112

Desideri ulteriori informazioni e aggiornamenti?

In Italia, grazie agli incentivi del Conto energia, stiamo assistendo a un sensibile incremento di produzione di energia elettrica da fonte solare. Sono già stati installati impianti fotovoltaici per una potenza cumulata di 145 MWp, di cui 65 MWp sono entrati in funzione negli ultimi sei mesi. E’ un risultato lusinghiero che andrebbe alimentato nel tempo con una riduzione dei costi di produzione e con un corrispondente aumento dell’efficienza di conversione fotovoltaica della radiazione solare.

Fotovoltaico di prima generazione
E’ quello caratterizzato dalle celle realizzate con silicio mono e policristallino. All’inizio le celle erano ottenute da lingotti cilindrici di silicio che venivano tagliati , con speciali seghe a filo , in fette di spessore 250 – 350 nanometri. Fino a qualche anno fa le celle avevano forma circolare con diametro di circa 8 cm.; oggi, per sfruttare meglio l’area delle celle assemblate in moduli, si è passati alla forma quadrata di lato 8 – 10 cm. Attualmente, l’efficienza massima di laboratorio di conversione dell’energia solare in elettricità delle celle in silicio mono e poli cristallino si attesta rispettivamente intorno al 24%. e al 20%.

Fotovoltaico di seconda generazione
Concerne i pannelli fotovoltaici a film sottile , ottenuti attraverso la deposizione di strati di materiali semiconduttori ,a bassissimo spessore , su lamine di sostegno in vetro, metallo o plastica. Gli stati sono dell’ordine di qualche micron , i materiali generalmente utilizzati sono il silicio amorfo idrogenato, il diselenuro di indio e rame, il tellururo e il solfuro di cadmio. Quella a film sottile è una tecnologia che punta alla competitività economica attraverso un basso costo di produzione anche se con efficienze minori, dell’ordine del 17%.
Purtroppo i pannelli fotovoltaici a film sottile pongono un problema tecnico concernente il sensibile decremento delle prestazioni elettriche nel tempo , e un problema ambientale , che non riguarda però il silicio amorfo, ma gli altri materiali che risultano potenzialmente tossici , e che necessitano , quindi,di standard appropriati di sicurezza nel processo produttivo, nell’uso e soprattutto nella fase di smaltimento successiva al limite temporale di sfruttamento operativo dei pannelli fotovoltaici.

Fotovoltaico di Terza generazione
Attualmente le celle fotovoltaiche commerciali utilizzano il silicio, il quale è sensibile al colore blu, molto sensibile al verde e al giallo e poco al rosso, mentre è completamente insensibile all’infrarosso. Ciò fa si che quasi la metà dell’energia associata allo spettro di radiazione solare non è convertita in energia elettrica. Per ovviare a tale inconveniente sono state sperimentate le celle a multigiunzione .
L’idea di base è la deposizione di diversi strati di film sottili di materiali diversi, in modo che ciascuno strato assorba una parte della radiazione solare incidente, caratterizzata da una definita banda di frequenza , per convertirla in elettricità . Dal punto di vista teorico è possibile sovrapporre tanti strati sensibili a tutte le componenti dello spettro solare, fino a sfruttare circa l’80% dell’energia contenuta nei raggi solari. Per ragioni tecnologiche e di costo, le celle multigiunzione attualmente in studio hanno solo tre strati e sono state raggiunte efficienze intorno al 40%.

Documenti correlati

News correlate

Caricamento news correlate...

Richiedi informazioni

Azienda

CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AI SENSI DELL'ART. 13 DEL REGOLAMENTO UE 2016/679

I dati personali saranno trattati come indicato nella nostra informativa sulla privacy, predisposta ai sensi del Regolamento UE 2016/679