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CORTE DI CASSAZIONE: MORTE DI UN LAVORATORE AUTONOMO E RESPONSABILITÀ DI UNA COMMITTENTE

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Con la Sentenza n. 42494 del 31 ottobre 2012 la Corte di Cassazione penale, Sezione Quarta, rigetta il ricorso di una committente considerata responsabile di omicidio colposo di un lavoratore autonomo, deceduto alcuni anni dopo l’incidente che lo aveva reso invalido durante i lavori di sgombero di materiali depositati nel solaio di un edificio in disuso: per eseguire tali operazioni, il lavoratore si era servito di un balcone posto a circa 2,4 m di altezza, privo di parapetti o di altre protezioni e dopo aver asportato l’anta di chiusura della relativa finestra, era precipitato a terra riportando trauma cranico e lesioni vertebro-midollari.
Condannata in primo grado, la Corte d’appello di Venezia, in parziale riforma, rideterminava il concorso di colpa della vittima nella misura del 50%. L’imputata ricorre in Cassazione contestando una propria posizione di garanzia in relazione alla vittima, ma la Corte rigetta il ricorso.

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