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CORTE DI CASSAZIONE: INFORTUNIO MORTALE E VICINANZA ALLA LINEA ELETTRICA DURANTE I LAVORI

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Con la Sentenza n. 46761 del 22 novembre 2013 la Corte di Cassazione Penale, Sezione quarta, respinge il ricorso di cinque imputati considerati responsabili per l’infortunio mortale accaduto ad un lavoratore presso un cantiere che manovrando la pompa di iniezione di cemento armato toccava i fili dell’alta tensione dell’Enel rimanendo folgorato.
Nella Sentenza n. 46761/2013 si riporta:
[…] si osserva che la Corte territoriale ha ritenuto che il (Omissis), rappresentante della società committente dei lavori, era responsabile del reato ascrittogli in quanto non aveva osservato il provvedimento di sospensione dei lavori assunto dal direttore degli stessi, ing. (Omissis). Ha osservato sul punto che il (Omissis), che era figura tutt’altro che assente dal cantiere, aveva materialmente la possibilità di impedire la prosecuzione dei lavori, non potendosi ritenere che gli stessi fossero andati avanti a sua insaputa, atteso che egli si ingeriva nelle attività del cantiere.

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