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CORTE DI CASSAZIONE: ATTIVITÀ DI VERNICIATURA E SALDATURA E MANCANZA DI PRESIDI VOLTI AD IMPEDIRE LA DIFFUSIONE DI ELEMENTI NOCIVI

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Con la Sentenza n. 25356 del 27 giugno 2012 la Corte di Cassazione Penale, Sezione Terza, considera inammissibile il ricorso di un datore di lavoro condannato in primo grado per aver omesso di adottare sistemi idonei ad impedire o ridurre la diffusione nell’ambiente di lavoro dei fumi di saldatura e dei vapori prodotti.

Nella Sentenza n. 25356/2012 si riporta:
Con argomentazioni in fatto del tutto coerenti e immuni da cedimenti logici e, come tali, incensurabili in questa sede di legittimità, il giudice del merito ha escluso la sussistenza della invocata causa estintiva della contravvenzione, osservando come al successivo controllo dell’impianto venne riscontrata la presenza di operai ancora una volta intenti ad operazioni di saldatura e verniciatura in assenza di validi presidi volti ad impedire o ridurre la diffusione di elementi nocivi nell’ambiente di lavoro, così ritenendo inadeguato allo scopo l’impianto mobile predisposto dall’imputato.

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