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ANDAMENTO INFORTUNI MORTALI: I DATI AGGIORNATI A NOVEMBRE 2011 DELL’OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING

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L’Osservatorio sicurezza sul lavoro di Vega Engineering registra ed analizza i casi di morte sul lavoro avvenuti nell’anno in corso in Italia.

Le analisi statistiche sugli infortuni mortali sono elaborate considerando anche le cause dell’infortunio: uno strumento utile per l’identificazione e la valutazione del rischio nei luoghi di lavoro, nonché per identificare le adeguate misure di sicurezza da attuare.
Dall’analisi statistica sono esclusi gli infortuni mortali in itinere e gli infortuni connessi alla circolazione stradale.

Le analisi statistiche aggiornate sono disponibili sul nostro sito nella sezione Osservatorio sulla sicurezza sul lavoro.

Commento ai dati aggiornati a Novembre 2011
Nel periodo da Gennaio a Novembre 2011 sono stati registrati 514 casi di infortuni mortali sul lavoro.

– Dai valori degli indici di incidenza, relativi ai casi di morte per regione rispetto a un milione di occupati, si nota che le regioni con indice più elevato sono Valle d’Aosta (con indice di incidenza maggiore pari a 70,9), Abruzzo, Umbria e Trentino Alto Adige.
L’indice di incidenza medio, ovvero il numero di infortuni mortali ogni milione di occupati considerando la media di tutte le regioni, risulta pari a 28,9.

Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto sono le regioni più colpite da infortuni mortali sul lavoro sul totale dei casi: la Lombardia registra 67 casi e un’incidenza del 13%; a seguire, con una notevole differenza, l’Emilia Romagna registra 46 casi, mentre il Piemonte 45 e il Veneto 41.

– Il Centro registra la maggior casistica di infortuni mortali: 176 casi con un’incidenza del 34,2%. A seguire il Nord-ovest con 131 casi, il Sud con 86, Nord-est 71 e le Isole 50. Mentre, considerando l’incidenza sul numero di infortuni mortali ogni milione di occupati, le Isole occupano il primo posto con un indice pari a 24,3.

– La principale causa di morte è per caduta di persona dall’alto con 123 casi (23,9% di incidenza sul totale), seguita da ribaltamento di veicolo/mezzo in movimento con 112 casi (21,8%) e da caduta dall’alto di gravi/schiacciamento con 96 casi (18,7%).

– I settori più colpiti sono agricoltura, caccia, pesca, silvicoltura con il 38,7% e 199 casi, e il settore delle costruzioni con il 23% e 118 casi.

– I casi di morte di lavoratrici risulta pari a 16 (4 casi nel mese di novembre) e con un’incidenza dell’3,1% sul totale. I casi di morte di lavoratori stranieri sono 64 con un’incidenza pari a 12,5%.

– Le fasce di età più colpite sono dai 40 ai 49 anni con il 21,9% dei casi sul totale e dai 50 ai 59 con il 21,3%. A seguire la fascia d’età dai 30 ai 39 (16,6%).

– La maggior parte di lavoratori stranieri coinvolti in infortuni mortali provengono da Romania (29 casi) e Albania (7 casi).

– I giorni della settimana in cui avvengono più infortuni sono lunedì (17,7% sul totale dei casi) e mercoledì (17,5%).

– Le Province con il maggior numero di casi di infortuni mortali sono Brescia (16(, Torino (15), a seguire Frosinone, Bolzano, Bologna, Napoli, Roma, Milano (12).
Dai valori degli indici di incidenza, relativi ai casi di morte per provincia rispetto a un milione di occupati, si nota che le Province con indice più elevato sono L’Aquila (con indice di incidenza maggiore pari a 89,8), Belluno, Savona, Nuoro.

Documentazione disponibile:

Analisi statistiche casi di morte sul lavoro aggiornate mensilmente

Graduatoria delle Province Italiane in base all’indice di incidenza

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