AGGIORNATA LA PRASSI DI RIFERIMENTO DEI PROFESSIONISTI DELLA SOSTENIBILITÀ

La Prassi di riferimento UNI/PdR 109 “Attività professionali non regolamentate: profili professionali nell’ambito della sostenibilità” si compone di due parti:

• Parte 1: Sustainability Manager, Sustainability Practitioner
• Parte 2: Sustainability & CSR Auditor, SDG Action Manager, SDG User

Sono state entrambe revisionate il 09/02/2024 per aggiornare i riferimenti normativi e legislativi in esse contenuti.

Vediamo di seguito quali sono le modifiche introdotte con la nuova versione della UNI/PdR 109 per quanto riguarda la figura del Sustainability Manager e Sustainability Practitioner.

I NUOVI RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI

Rispetto alla prima versione del 2019, con la revisione di febbraio 2024 sono introdotti i seguenti riferimenti normativi e legislativi:

• Direttiva (UE) 2022/2464 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 che modifica il regolamento (UE) n. 537/2014, la direttiva 2004/109/CE, la direttiva 2006/43/CE e la direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilità
• UNI/PdR 102:2021 Asserzioni etiche di responsabilità per lo sviluppo sostenibile – Indirizzi applicativi alla UNI ISO/TS 17033:2020
• UNI/PdR 125:2022 Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performances Indicator – Indicatori chiave di prestazione) inerenti alle Politiche di parità di genere nelle organizzazioni
• UNI/TS 11820:2022 Misurazione della circolarità – Metodi ed indicatori per la misurazione dei processi circolari nelle organizzazioni
• UNI 11919-1:2023 Modello applicativo nazionale della UNI EN ISO 26000:2020 – Parte 1: Indirizzi applicativi alla UNI EN ISO 26000 Guida alla responsabilità sociale
• UNI/TR 11821:2023 Raccolta ed analisi di buone pratiche di economia circolare
• UNI ISO 30415:2021 Gestione delle risorse umane – Diversità e inclusione
• PAS 24000:2022 Social Management System – Specification

I RIFERIMENTI NORMATIVI E LEGISLATIVI ELIMINATI

Sono invece stati rimossi i seguenti riferimenti:

• IWA 26: 2017 Using ISO 26000:2010 in management systems
• UNI/PdR 18:2016 Responsabilità sociale delle organizzazioni – Indirizzi applicativi alla UNI ISO 26000

ALTRE MODIFICHE APPORTATE AL DOCUMENTO

Tra i compiti nell’orientamento strategico e cambiamento organizzativo e culturale, viene indicato che Sustainability Manager e Practitioner devono identificare, progettare, implementare e valutare iniziative e progetti in ambito di DNSH/CSRD/ESRS/sostenibilità per il raggiungimento degli obiettivi strategici coerenti con un business model sostenibile dell’organizzazione anche promuovendo processi radicali incrementali di cambiamento che coinvolgano l’intera organizzazione ed eventualmente la sua filiera/settore.
Al posto di CSR sono quindi indicate ora DNSH/CSRD/ESRS e quindi rispettivamente il concetto di non arrecare un danno significativo, la comunicazione della rendicontazione di sostenibilità e i relativi standard europei per la rendicontazione.

Tra le conoscenze che deve avere il Sustainability Manager (e il Sustainability Practitioner) sono introdotte:
conoscenze di base delle recenti normative europee correlate alla finanza sostenibile (ISSA 5000, Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), Carbon Border Adjustment Mechanism, EU Commission Proposes Regulation of ESG Rating Providers, Europea Energy Efficiency Directive, EBA Roadmap on Sustainable Finance, EU Taxonomy, IPSASB Development of Climate Related Reporting Standard for Public Sector, TPF Frameworks).

Sustainability Manager e Sustainability Practitioner devono essere in grado anche di tradurre degli obiettivi di CSR/sostenibilità in concrete iniziative e progetti, realizzare e gestire degli stessi in tutte le loro fasi (Execution) tenendo conto di DNSH, CSRD e ESRS.

FORMAZIONE PER I PROFESSIONISTI DELLA SOSTENIBILITÀ

Vega Formazione ha sviluppato una proposta formativa specifica per Sustainability Manager e Sustainability Practitioner della durata di 40 ore che soddisfa i requisiti formativi per l’accesso all’esame per la certificazione delle competenze secondo la UNI/PdR 109.1:2021.

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