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MORTI SUL LAVORO: NEL PRIMO MESE DEL 2023 IL VENETO CONTA GIÀ 3 VITTIME TRA TREVISO E PADOVA. ED È SUBITO SUL PODIO DELL’EMERGENZA IN ITALIA.

NEL PRIMO MESE DEL 2023 IL VENETO CONTA GIÀ 3 VITTIME SUL LAVORO. SONO 2 I DECESSI RILEVATI NELLA PROVINCIA DI TREVISO, 1 IN QUELLA DI PADOVA.
E IL VENETO ANCHE NEL PRIMO MESE DELL’ANNO SI TROVA SUL PODIO NAZIONALE DELL’EMERGENZA MORTI IN OCCASIONE DI LAVORO DOPO LA LOMBARDIA (10 INFORTUNI MORTALI) E IL PIEMONTE (4).
MA, NELLA ZONIZZAZIONE ELABORATA DALL’OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO VEGA ENGINEERING DI MESTRE, ENTRA IN ZONA GIALLA CON UN’INCIDENZA DI MORTALITÀ INFERIORE, ANCHE SE DI POCO, RISPETTO ALLA MEDIA NAZIONALE.

DIMINUISCONO LE DENUNCE DI INFORTUNIO TOTALI: PASSANDO DALLE 6.500 DI GENNAIO 2022 ALLE 4.734 DEL 2023. (- 27,2%). COMPLICE PROBABILMENTE LA CONCLUSIONE DELL’EMERGENZA SANITARIA E TESTIMONIATO SOPRATTUTTO DALLE OLTRE 1000 DENUNCE IN MENO RISPETTO A GENNAIO 2022 RILEVATE NEL SETTORE DELLA SANITÀ.
L’ATTIVITÀ MANIFATTURIERA IL SETTORE PIÙ COLPITO. SEGUITO DA SANITÀ, COSTRUZIONI E TRASPORTI.
A VERONA LA MAGLIA NERA PER IL MAGGIOR NUMERO DI DENUNCE TOTALI (952), SEGUITA DA VICENZA (951).

INFORTUNI MORTALI DI GENNAIO 2023
Il bilancio di inizio anno è drammatico: 3 vittime in un mese. Tutte in occasione di lavoro. E il Veneto è al terzo posto in Italia, insieme a Puglia e Marche, per numero di decessi in occasione di lavoro dopo la Lombardia (10) e il Piemonte (4).
Questa la prima proiezione dell’anno dell’emergenza sicurezza sul lavoro in Veneto.
Così l’inizio del 2023 non nasce sotto una buona stella sul fronte della sicurezza sul lavoro. Rispetto a gennaio 2022 infatti la situazione non è cambiata, anzi. Rispetto allo scorso anno viene registrata una vittima in più in occasione di lavoro. Un dato questo che punta i riflettori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro della regione.
“I primi indicatori dell’anno confermano l’emergenza in Veneto – commenta Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza Vega Engineering di Mestre – tre lavoratori hanno perso la vita in un solo mese. E il dramma negli anni sembra essere privo di un epilogo. Una ripetizione drammatica di tragedie che potrebbero essere, continuo a sottolinearlo, tutte evitate in virtù delle misure preventive disponibili per tutelare la sicurezza dei lavoratori”.

Accanto ai numeri che non lasciano dubbi, poi, ci sono quelli altrettanto significativi sull’incidenza della mortalità.
L’Osservatorio mestrino ha ideato ed elaborato la mappatura del rischio di morte sul lavoro, dividendo l’Italia a colori alla stregua della mappatura utilizzata durante l’emergenza pandemica. Ed è proprio da questa analisi che arriva il dato più confortante per la regione.
La zona gialla, quella in cui è entrato il Veneto a gennaio 2023, è la zona che – subito dopo la bianca – raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro inferiore alla media nazionale. In sostanza, a fine gennaio 2023 il rischio di infortunio mortale in Veneto (1,4 morti per milione di occupati) risulta inferiore rispetto alla media nazionale (pari a 1,5).

A gennaio del 2023, sono due le province venete che si trovano in zona rossa: Treviso e Padova, ovvero quelle che fanno registrare le 3 vittime in Veneto. Per la precisione sono 2 i decessi in provincia di Treviso e 1 in provincia di Padova. L’incidenza di mortalità per Treviso è pari a 5,1 contro una media regionale di 1,4 e nazionale di 1,5, mentre in provincia di Padova è di 2,6.

INFORTUNI TOTALI (MORTALI E NON) DI GENNAIO 2023
Alla fine gennaio 2023 le denunce di infortunio totali sono diminuite del 27,2% rispetto alla fine di gennaio del 2022: erano 6.500 e ora sono 4.734. Quello delle Attività manifatturiere è il settore più colpito in occasione di lavoro (630 denunce), seguito da Sanità (229; oltre 1.000 in meno rispetto a gennaio 2022); seguono: Costruzioni (183), Trasporti (178) e Commercio (172).

La provincia di Verona quella con il più elevato numero di denunce totali di infortunio: 952. Seguono: Vicenza (951), Padova (879), Treviso (844), Venezia (771), Belluno (181) e Rovigo (156).

Infine, sono 1.703 le denunce delle donne lavoratrici e 3.031 quelle degli uomini.
Le denunce dei lavoratori stranieri sono 1.199 (praticamente una su quattro).

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.
La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza Vega dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale
Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale ed il valore medio nazionale
Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale ed il 125% dell’incidenza media nazionale
Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale

Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering
Ufficio Stampa
Dott.ssa Annamaria Bacchin
Centro Direzionale Terraglio Uno – Via Don F. Tosatto 151 – Mestre (VE)
Tel 041-957185
www.vegaengineering.com

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