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CINQUE MESI TRAGICI PER IL VENETO: 39 MORTI BIANCHE DA GENNAIO A MAGGIO 2015.
CINQUE MESI TRAGICI PER IL VENETO:
39 MORTI BIANCHE DA GENNAIO A MAGGIO 2015.
E SONO 10 LE DONNE DECEDUTE SUL LAVORO IN VENETO SU UN TOTALE DI 43 LAVORATRICI CHE HANNO PERSO LA VITA IN TUTTA LA PENISOLA.
TREVISO LA PROVINCIA PIU’ COLPITA CON 9 VITTIME. SEGUITA DA VERONA E VICENZA (7), DA BELLUNO, PADOVA, ROVIGO E VENEZIA (4)
Sono stati cinque mesi davvero tragici per il Veneto. Da gennaio a maggio 2015, infatti, le morti bianche registrate sono state 39 (14 delle quali rilevate in itinere) su un totale di 388 in Italia. Praticamente una vittima su dieci era veneta. Un bilancio nero per la regione e per il mondo femminile. Perché in Veneto da gennaio a maggio sono decedute 10 lavoratrici su un totale di 43 donne che hanno perso la vita in tutta la Penisola.
A descrivere l’emergenza è l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati Inail. Una mappatura dettagliata per il Veneto, che spicca purtroppo anche nella graduatoria nazionale per numero di vittime in ambiente di lavoro ordinario: con 25 decessi su un totale di 282 nella Penisola il Veneto è al quarto posto dopo la Campania (26), la Toscana (27) e la Lombardia (43).
Rispetto, poi, ai primi cinque mesi del 2014, in Veneto si contano 6 infortuni mortali sul lavoro in più. Ed è ancora Treviso la provincia più colpita del Veneto con 9 infortuni mortali (uno in itinere). E con le sue 8 vittime rilevate in occasione di lavoro la Marca è al terzo posto in Italia dopo Roma (17) e Milano (13).
Sono 7, poi, gli infortuni mortali registrati in provincia di Verona e Vicenza. Mentre 4 sono stati rilevati a Venezia, Padova, Belluno e Rovigo.
Ad essere maggiormente coinvolto dai drammi del lavoro è il settore delle attività manifatturiere con 8 vittime, seguito da commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione autoveicoli e motocicli e dai trasporti e magazzinaggi (5). Tre sono, invece, i decessi sul lavoro registrati nel settore dei servizi alloggio e ristorazione.
La maggior parte delle vittime (15) aveva un’età compresa tra i 50 e i 59 anni; 10 gli infortuni mortali che hanno coinvolto trentenni e 7 le vittime che avevano un’età compresa tra i 40 e i 49 anni. Mentre gli stranieri deceduti da gennaio a maggio sono stati 8.
L’indice di rischio di mortalità in occasione di lavoro rilevato dall’Osservatorio Vega Engineering in Veneto è pari a 12 contro una media nazionale di 12,6. A livello provinciale il dato peggiore arriva da Rovigo con 38,5 (ottava a livello nazionale), seguita da Belluno (21,7) e da Treviso (20,9).
I dati sopra citati sono disponibili attraverso la pubblicazione mensile sul sito www.vegaengineering.com.
Ci auguriamo che il comunicato e le tabelle statistiche possano diventare un utile strumento di lavoro per Voi e che possano trovare diffusione al fine di contribuire a diffondere la cultura della sicurezza tramite una diffusa sensibilizzazione.
Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering
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- Comunicato-Morti-Bianche-Veneto-primi-cinque-mesi-2015.pdfScarica
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