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CENTO VITTIME SUL LAVORO NEL SOLO MESE DI LUGLIO.

E SALE A 431 DECESSI  IL TRAGICO BILANCIO DELLE MORTI BIANCHE NEL NOSTRO PAESE NEI PRIMI SETTE MESI DEL 2014.

A DELINEARE NEL DETTAGLIO I DRAMMI DEL LAVORO IN ITALIA E’ L’OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO VEGA ENGINEERING SULLA BASE DI DATI INAIL. E ANCORA UNA VOLTA E’ LA LOMBARDIA AD INDOSSARE LA MAGLIA NERA CON 50 DECESSI SUL LAVORO, SEGUITA DALL’EMILIA ROMAGNA (48), DALLA PUGLIA (42), DALLA SICILIA (37) E DA LAZIO E PIEMONTE (33).
LE DONNE CHE HANNO PERSO LA VITA NEI PRIMI SETTE MESI DEL 2014 SONO STATE 29. 11 NEL SOLO MESE DI LUGLIO.

Sono ancora una volta i numeri a narrare il dramma delle morti sul lavoro nel nostro Paese e, questa volta, il bilancio è uno dei più tragici che si possano descrivere. Perché nel solo mese di luglio nel nostro Paese sono deceduti 100 lavoratori. E nei primi sette mesi del 2014 si arrivano a contare 431 vittime sul lavoro da Nord a Sud del Paese.
A delineare nel dettaglio i drammi del lavoro in Italia è l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering sulla base di dati Inail.

E ancora una volta e’ la Lombardia ad indossare la maglia nera con 50 decessi sul lavoro, seguita dall’Emilia Romagna (48), dalla Puglia (42), dalla Sicilia (37) e da Lazio e Piemonte (33).
Contemporaneamente continua a diminuire, di mese in mese, il decremento della mortalità rispetto al 2013. Era pari al 4,6 per cento a fine giugno, mentre a fine luglio è sceso a 2,5. (I dati completi sono disponibili sul sito www.vegaengineering.com).

Mentre il risultato peggiore sull’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa secondo l’Osservatorio mestrino viene registrato ancora in Basilicata (50, contro una media nazionale di 19) ed è seguita dal Molise (40,2), dalla Puglia (36,3), dall’Abruzzo (28,5).
Sopra alla media nazionale sono anche le incidenze di Marche, Umbria, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Sardegna e Campania.
Intanto, il maggior numero di incidenti mortali si è verificato nel settore delle costruzioni e in quello delle attività manifatturiere (11,8), seguiti dal commercio ingrosso e dettaglio (7,4 per cento) e dal settore dei trasporti e magazzinaggi (7,2 per cento).
Guardando alle classifiche provinciali è ancora Roma a riportare il dato peggiore di tutto il Paese con 18 morti bianche, seguita da Bari (15), Torino (13),  Milano (12), Bologna (11) e Lecce (10).
Mentre l’incidenza più alta della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa a livello provinciale viene ancora registrata ad Enna (117,4), seguita da Benevento (81,3).
Le donne che hanno perso la vita sul lavoro nei primi 7 mesi del 2014 sono state 29 (6,7 per cento del totale).

Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 60 pari al 13,9 per cento del totale.
Il martedì il giorno della settimana in cui si è verificato il maggior numero di incidenti. Quasi il 60 per cento delle morti bianche ha coinvolto lavoratori con un’età compresa tra i 45 e i 64 anni.

 

Statistiche morti sul lavoro – Osservatorio sicurezza lavoro Vega Engineering 31/07/14

 

Incidenze morti sul lavoro popolazione occupata Province italiane – Osservatorio sicurezza lavoro Vega Engineering 31/07/14

 

I dati sopra citati sono disponibili attraverso la pubblicazione mensile sul sito www.vegaengineering.com.

 

Ci auguriamo che il comunicato e le tabelle statistiche possano diventare un utile strumento di lavoro per Voi e che possano trovare diffusione al fine di contribuire a diffondere la cultura della sicurezza tramite una diffusa sensibilizzazione.

 

N.B: le nostre elaborazioni  rilevano gli incidenti mortali verificatisi in luogo di lavoro ordinario e quindi sono esclusi quelli in itinere e quelli dovuti alla circolazione stradale.

 

Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering

Documenti correlati

  • comunicato-Morti-Bianche-Primi-7-mesi-2014.pdfScarica