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2015. DODICI MESI DI MORTI SUL LAVORO IN TOSCANA.

                               109 VITTIME DA GENNAIO A DICEMBRE. IL 43 PER CENTO IN PIU’ DELLO SCORSO ANNO.

FIRENZE LA PROVINCIA PIÙ COLPITA DELLA REGIONE CON 22 VITTIME, SEGUONO: PISA E LUCCA (16), AREZZO (13), GROSSETO (11), LIVORNO (10), SIENA (8), MASSA CARRARA (7) PRATO E PISTOIA (3).
E LA TOSCANA E’ LA TERZA REGIONE IN ITALIA PER NUMERO DI VITTIME REGISTRATE IN OCCASIONE DI LAVORO (69 DECESSI), DOPO LA LOMBARDIA (124) E LA CAMPANIA (87)
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“Un anno da dimenticare il 2015 per la Toscana. Perché le morti sul lavoro sono state tante. Troppe. E sono cresciute addirittura del 43 per cento: passando quindi dai 76 decessi registrati nel 2014 ai 109 del 2015. 33 vittime in più da un anno all’altro che fanno emergere, purtroppo ancor più nitidamente, la tragedia delle morti bianche nella regione”.
Esordisce così Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering nell’ultima indagine elaborata dagli esperti dell’Osservatorio sulla base di dati Inail che dei 109 infortuni mortali dello scorso anno ne ha rilevati 69 in occasione di lavoro e 30 in itinere.

Firenze la provincia più colpita della regione con 22 vittime, 8 delle quali decedute a seguito di un infortunio in itinere. Seguono: Pisa ( 16 vittime. 5 delle quali in itinere) e Lucca (16 vittime, 8 delle quali in itinere), Arezzo (13 – 2 in itinere), Grosseto (11 – 1 in itinere), Livorno (10 – 3 in itinere), Siena (8 – 3 in itinere), Massa Carrara (7) Prato e Pistoia (3).
Intanto, anche sul fronte dell’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa la Toscana propone un dato piuttosto sconfortante. L’indice, infatti, arriva a 50,8 ed è ben al di sopra della media nazionale pari a 39,2. Un risultato che pone la regione al 6° posto nella graduatoria italiana del rischio di mortalità lavorativa.

E la maglia nera viene indossata dalla Toscana anche nella graduatoria provinciale del rischio di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa. Perché Grosseto fa registrare un indice di 106,9  ed è quinta in Italia per rischio di mortalità e Massa Carrara (89,1) all’ottavo posto.

Per quanto riguarda l’analisi dei settori più esposti al rischio, l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre spiega come sia quello delle Attività Manifatturiere quello maggiormente coinvolto dall’emergenza con 14 morti bianche. Seguono le Costruzioni (10), il Commercio (9 vittime) e Trasporti e Magazzinaggio (8).

La maggior parte delle vittime (38 su 109) aveva un’età compresa tra i 50 e i 59 anni; 26 i lavoratori che avevano un’età compresa tra i 40 e i 49 anni.  
Sono 9 le donne che hanno perso la vita sul lavoro in Toscana da gennaio a dicembre 2015. Mentre gli stranieri deceduti da gennaio a maggio sono 21.

E di sicurezza sul lavoro e di emergenza morti bianche si parlerà il 15 febbraio a Bologna nel corso del convegno organizzato da Aiesil e Vega Formazione, con la partecipazione del dottor Raffaele Guariniello, noto alla cronaca degli ultimi anni per le sue battaglie condotte alla Procura di Torino in nome del diritto alla sicurezza dei lavoratori.

Il Convegno “Rischio Elettrico 2016” del 15 febbraio a Bologna rientra nel progetto “Lavora Sicuro” dell’Osservatorio Vega Engineering. Partito nel gennaio del 2014, il progetto si sviluppa attraverso seminari gratuiti e convegni in tutta Italia per la diffusione della sicurezza sul lavoro. Un percorso costruito attraverso oltre 50 eventi formativi che hanno accolto in due anni circa 2200 partecipanti. Il progetto è realizzato in collaborazione con Vega Formazione e Vega Engineering. 

 

 

Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering

 

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  • Morti-Bianche-Regione-Toscana-Dodici-Mesi-2015.pdfScarica