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LINEA GUIDA INAIL: VALUTAZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO NEGLI AMBULATORI “PRIME CURE”

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Nel 2013 l’INAIL ha pubblicato il Volume “Il rischio biologico negli ambulatori “Prime Cure” Inail. Proposta di valutazione attraverso una metodologia integrata” che tratta l’impianto metodologico messo a punto per la valutazione del rischio biologico negli Ambulatori “Prime Cure”, nell’ottica di rispondere alla necessità di uniformare all’interno dell’Istituto le metodologie e le procedure di accertamento di tale rischio.

Gli ambulatori “Prime Cure” forniscono prestazioni sanitarie, eseguibili a livello ambulatoriale in convenzione con il Servizio Sanitario Regionale, di cui possono fruire i lavoratori infortunati o affetti da malattia professionale per tutto il periodo di “inabilità temporanea assoluta”.

Fino ad ora non è stata adottata una metodologia di riferimento validata per la valutazione del rischio biologico, anche se esistono numerose linee guida, buone prassi, e procedure di prevenzione e di controllo.

Per questo motivo è stata studiata la metodologia integrata che si sviluppa attraverso tre fasi successive:
“1. Raccolta sistematica e organizzata di dati, relativi ad ambienti, attività e procedure di lavoro, aventi rilevanza ai fini dell’analisi delle fonti di pericolo nel contesto lavorativo vigente;
2. Inserimento dei dati in un algoritmo di valutazione del rischio, che fa riferimento al metodo “a matrice”, ampiamente utilizzato in Igiene Industriale per la valutazione semi quantitativa dei rischi occupazionali;
3. Individuazione e pianificazione degli interventi migliorativi da attuare.”

In seguito alla pubblicazione del primo volume “Il rischio biologico negli ambulatori “Prime Cure” Inail. Proposta di valutazione attraverso una metodologia integrata”, la metodologia è stata validata presso alcuni otto Ambulatori “Prime Cure” INAIL e sviluppata attraverso la ricognizione dettagliata dell’attività lavorativa, la somministrazione di questionari sulla percezione dei rischi al personale ed altri strumenti previsti nel metodo “Bio-ritmo” elaborato da INAIL.

Con il secondo Volume, di cui segnaliamo la pubblicazione, vengono presentati i risultati dell’applicazione della metodologia integrata per la valutazione del rischio biologico negli ambulatori “Prime Cure” coinvolti nel progetto.

I risultati dello studio rivelano che le mansioni più a rischio sono quelle legate alle professionalità di Medico Chirurgo, Ortopedico, Pneumologo e di Infermiere. Per le restanti categorie professionali, il rischio biologico è risultato “basso” o addirittura di livello “accettabile”, quindi paragonabile a quello della popolazione generale. Dai questionari compilati dal personale sanitario e dai risultati del monitoraggio microbiologico ambientale è emersa la necessità di migliorare la formazione specifica sul rischio biologico ed una carenza di procedure all’interno delle misure di prevenzione e protezione adottate (ad esempio pulizia delle superfici, gestione dei camici, manutenzione degli impianti aeraulici).

Alleghiamo di seguito le linee guida dell’INAIL sul Rischio Biologico negli Ambulatori “Prime Cure”:
IL RISCHIO BIOLOGICO NEGLI AMBULATORI “PRIME CURE” INAIL. PROPOSTA DI VALUTAZIONE ATTRAVERSO UNA METODOLOGIA INTEGRATA“.

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