SONO 43 LE VITTIME SUL LAVORO NEL MESE DI GENNAIO
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Nel mese di gennaio 2023 sono avvenuti complessivamente 43 infortuni sul lavoro. In particolare sono stati 34 gli infortuni mortali in occasione di lavoro, mentre sono 9 quelli in itinere. Il dato, rispetto allo stesso mese del 2022, è in leggera flessione con un numero di decessi inferiore di 3 unità, anche se si tratta di un dato poco significativo.
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QUALI SONO LE REGIONI E I SETTORI MENO SICURE?
A finire in zona rossa a gennaio 2023 con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 1,5 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Umbria, Marche, Puglia, Lombardia e Piemonte. In zona arancione: la Sardegna. In zona gialla: Veneto, Toscana e Campania. In zona bianca: Emilia Romagna, Sicilia, Lazio, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Trentino Alto Adige e Valle D’Aosta.
Sempre in cima alla graduatoria con il maggior numero di vittime in occasione di lavoro è la regione con la più alta popolazione lavorativa d’Italia, cioè la Lombardia (10). Seguono: Piemonte (4), Veneto, Marche e Puglia (3), Umbria, Toscana, Campania ed Emilia Romagna (2), Sardegna, Sicilia e Lazio (1).
Per visionare le statistiche degli infortuni mortali sul lavoro al 31/01/2023 a cura dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering: CLICCA QUI!
L’INCIDENZA DI MORTALITÀ PER FASCE DI ETÀ
La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni (14 su un totale di 34).
Ciò che maggiormente colpisce è l’incidenza di mortalità dei giovanissimi lavoratori. Infatti la fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni rileva un’incidenza di mortalità più di quattro volte superiore a quella dei colleghi trentenni, quarantenni e più che tripla rispetto ai cinquantenni.
INFORTUNI SUL LAVORO: ALTRI DATI
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro a gennaio 2023 sono 2. Una lavoratrice ha invece perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.
Il lunedì e il mercoledì sono i giorni della settimana in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali nel primo mese dell’anno: rispettivamente con il 32,4% del totale degli infortuni mortali in occasione di lavoro e il 20,6%.
DIMINUISCONO LE DENUNCE DI INFORTUNIO
L’unico dato positivo arriva dal numero delle denunce di infortunio totali, che risultano in diminuzione del 31,4% rispetto a gennaio 2022. Erano infatti 57.583 a gennaio 2022, e quest’anno sono scesa a 39.493.
La flessione più evidente si rileva nel settore della Sanità dove la diminuzione è stata quasi dell’80% (da 9.905 a 1.992). Altrettanto importante il decremento registrato nel settore dei Trasporti: da 6.247 denunce del gennaio 2022 alle 1.591 denunce del 2023 (pari al 75,5%).
Nella graduatoria del nuovo anno per settore, il maggior numero di denunce arriva dalle Attività manifatturiere (3.456), seguita dalla Sanità (1.992), dai Trasporti (1.591), dal Commercio (1.512) e dalle Costruzioni (1.442).
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