LINEE GUIDA MASE: INDIVIDUAZIONE DEL SOGGETTO RESPONSABILE DELLA CONTAMINAZIONE
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“Mettiamoci in RIGA” (MIR) e “CreiamoPA – Competenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA” sono i due Progetti su fondi comunitari con i quali il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha voluto realizzare una strategia complessiva di rafforzamento della capacità amministrativa, dell’efficienza della Pubblica Amministrazione e della governance multilivello.
Nell’ambito del Progetto MIR, la Direzione Generale Uso Sostenibile del Suolo e delle Risorse Idriche ha prodotto, tra le varie Attività di intervento della Linea L3, le Linee Guida per la “Individuazione del soggetto responsabile della contaminazione” in applicazione del principio comunitario “chi inquina paga”. Tali linee guida sono un documento strategico e fondamentale non solo per le Amministrazioni competenti ai sensi dell’art. 244, ma anche per il Ministero, il quale ha chiaramente voluto porre “sotto i riflettori” i procedimenti 244 in quanto indispensabili per una gestione efficace dei procedimenti di bonifica nei SIN.
Oltre alla diffusione di buone pratiche procedimentali volte all’individuazione del responsabile della contaminazione, attraverso le Linee Guida si intende:
- promuovere una più proficua collaborazione tra i soggetti coinvolti (si pensi alla collaborazione indispensabile delle Agenzie regionali di protezione ambientale);
- promuovere sinergie tra le stesse Province/Città metropolitane attraverso la valorizzazione e la condivisione di buone prassi.
LA STRUTTURA DEL DOCUMENTO
La struttura delle Linee Guida è basata sulla descrizione del quadro normativo rilevante anche alla luce della giurisprudenza sviluppatasi in merito; essa si è, quindi, progressivamente arricchita di riferimenti a prassi e moduli operativi e gestionali emersi dal confronto con gli Enti territoriali a vario titolo coinvolti nelle procedure di cui all’art. 244 in tutto il territorio nazionale.
Il documento si suddivide in sei macro capitoli:
- Il procedimento di individuazione del responsabile della contaminazione
- L’istruttoria tecnica
- L’ordinanza di chiusura del procedimento ex art. 244
- Responsabile della contaminazione e successioni negli obblighi di bonifica
- Proprietario incolpevole e altri soggetti interessati
- Conclusioni e proposte normative migliorative
Per ciascun argomento, tenuto conto anche delle problematicità segnalate durante gli affiancamenti, viene proposto un “box” operativo all’interno del quale viene indicata la buona pratica acquisita, sulla base anche delle esperienze procedimentali maturate nel corso delle attività di progetto.
All’interno delle Linee Guida sono proposte anche liste di controllo (check-list) che possono risultare utili in varie fasi del procedimento, quali:
- Check-list di provvedimenti, titoli autorizzativi e comunicazioni di interesse: utile per una ricostruzione sistematica della successione storica dei procedimenti amministrativi che hanno interessato il sito, individuato sia fisicamente, sia in relazione ai suoi proprietari e/o gestori
- Check-list di supporto alla pianificazione di sopralluoghi nell’ambito dell’istruttoria tecnica per l’identificazione del responsabile della contaminazione: utilizzata in sede di sopralluogo al fine di individuare alcuni dei possibili fattori di rischio, strutturali e/o gestionali, verosimilmente riconducibili alla potenziale contaminazione accertata
QUALI SONO I MESSAGGI CHIAVE DEL DOCUMENTO?
Il procedimento di individuazione del responsabile della contaminazione è un procedimento complesso ed articolato. Nel corso delle attività che hanno portato alla redazione delle linee guida, sono state individuate alcune problematicità e alcuni punti di forza dalle quali sono derivati dieci messaggi chiave:
- il principio di collaborazione è condizione necessaria perché si possa individuare il responsabile della contaminazione, in applicazione del principio europeo del “chi inquina paga” e perché si possa garantire la tutela, in termini di ripristino/recupero, del bene ambientale compromesso
- l’art. 244 del D.Lgs. 152/06 disegna un procedimento partecipato e complesso da avviarsi ogni volta che gli Enti siano a conoscenza di un superamento dei valori delle concentrazioni soglia di contaminazione
- il procedimento di cui all’art. 244, data la sua complessità, deve essere portato avanti con una leale collaborazione degli Enti coinvolti, con la massima correttezza e il continuo scambio di informazioni
- la digitalizzazione e l’interoperabilità delle banche dati sono strumenti fondamentali per superare le criticità del procedimento di cui all’art. 244
- le comunicazioni che vengono date dalle pubbliche amministrazioni una volta accertata la contaminazione devono contenere tutte le informazioni previste nei modelli adottati dalle Regioni al fine di condizionare positivamente le indagini e la conclusione del procedimento di cui all’art. 244
- la Pubblica Amministrazione ha l’obbligo di ricercare il responsabile della contaminazione ai sensi dell’art. 244 anche qualora il proprietario incolpevole o altro soggetto interessato, diverso dal responsabile della contaminazione, abbia spontaneamente proceduto alla bonifica del sito
- l’Autorità competente deve svolgere un rigoroso accertamento dei presupposti per l’adozione dell’ordinanza ex art. 244
- il proprietario incolpevole risponde entro il valore di mercato del sito mentre responsabile della contaminazione risponde ultra vires
- l’approccio da parte delle pubbliche amministrazioni deve essere sistematico, collaborativo e progressivo come meglio specificato al punto successivo
- si intende per:
- approccio sistematico: la pianificazione delle attività di indagine sin dall’inizio (e in ogni occasione di verifica), anche attraverso la definizione di obiettivi minimi, soggetti coinvolti e ruoli, fonti, strumenti (tavoli tecnici, SIT etc.) e tempistiche;
- approccio collaborativo: quello volto alla (leale) collaborazione con gli Enti strumentali, coinvolgendo gli Enti locali;
- approccio progressivo: persegue la definizione integrata e funzionale dei contesti, fisico-amministrativo e ambientale, partendo da dati e informazioni già in possesso dalla P.A., procedendo per ipotesi specifiche (di responsabilità), verifiche ed eventuale valutazione di ulteriori approfondimenti. Indagini integrative vanno valutate solo dopo aver condotto una stima dei costi-benefici.
SCARICA LE LINEE GUIDA
È possibile scaricare le linee guida cliccando sul seguente link: LINEE GUIDA INDIVIDUAZIONE DEL SOGGETTO RESPONSABILE DELLA CONTAMINAZIONE
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