CORTE DI CASSAZIONE: D.LGS. 231/01 APPLICABILE ANCHE ALLE IMPRESE INDIVIDUALI

Con Sentenza n. 15657 del 20 aprile 2011, la Corte Suprema di Cassazione, Sezione Terza Penale, ha stabilito, respingendo il ricorso di una piccola azienda coinvolta nell’ambito di un’inchiesta sullo smaltimento illecito dei rifiuti, che le imprese individuali possono essere assoggettate agli obblighi previsti dal D.Lgs. 231/01 in materia di responsabilità amministrativa degli enti.

La Cassazione ha effettuato una inversione di rotta circa la portata applicativa D.Lgs. 231/01 “Disciplina della responsabilita’ amministrativa delle persone giuridiche, delle societa’ e delle associazioni anche prive di personalita’ giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300”.

Fino a prima l’orientamento prevalente prevedeva che soltanto sugli enti dotati di personalità giuridica strutturati in forma societaria o pluripersonale potevano farsi gravare gli obblighi del D.Lgs. 231/2001.

Nella Sentenza, la Cassazione precisa che “[…] è indubbio che la disciplina dettata dal D.Lgs. 231/01 sia senz’altro applicabile alle società a responsabilità limitata c.c. “unipersonali” […].”
E ancora, “[…] una lettura costituzionalmente orientata della norma in esame dovrebbe indurre a conferire al disposto di cui al comma 2 dell’art. 1 del D.Lgs. in parola una portata più ampia, tanto più che, non cogliendosi nel testo alcun cenno riguardante le imprese individuali, la loro mancata indicazione non equivale a esclusione ma, semmai, ad una implicita inclusione dell’area dei destinatari della norma. Una loro esclusione potrebeb infatti porsi in conflitto con norme costituzionali – oltre che sotto il riferito aspetto della disparità di trattamento – anche in termini di irragionevolezza del sistema.”