fbpx Skip to content

VITTIME SUL LAVORO IN VENETO: 19 I MORTI RILEVATI NEL PRIMO TRIMESTRE 2019

ANCORA TANTE, TROPPE, LE VITTIME SUL LAVORO IN VENETO: SONO 19 I MORTI RILEVATI NEL PRIMO TRIMESTRE 2019, CON UNA MEDIA DI 6 DECESSI AL MESE. UNO SU TRE E’ STRANIERO.

Ci auguriamo che il 1° Maggio non sia solo la festa del lavoro ma anche e soprattutto un’occasione per riflettere sulla dignità e sulla sicurezza dei lavoratori”. È l’appello dell’Ing. Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre, alla luce della nuova indagine sulla base dei più recenti dati INAIL.

VICENZA IN CIMA ALLA GRADUATORIA DEL VENETO CON 8 DECESSI VITTIME SUL LAVORO IN TRE MESI. SEGUONO VENEZIA, VERONA E PADOVA CON TRE INFORTUNI MORTALI E TREVISO (2). INTANTO CONTINUANO AD AUMENTARE GLI INFORTUNI CHE PASSANO DA 18.274 A 18.701.

Sono ancora tante, troppe, le vittime sul lavoro in Veneto: 19 i morti rilevati nel primo trimestre 2019, con una media di 6 decessi al mese. Con una percentuale di vittime straniere che rimane significativa e pari ad un terzo del totale degli infortuni mortali registrati in regione. Sono, poi, 13 gli incidenti mortali verificatisi in occasione di lavoro e 6 quelli in itinere.

Questa la prima e ancora drammatica proiezione elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre, sulla base dei più recenti dati INAIL. Numeri che continuano a raccontare un dramma per la regione e per il Paese, a maggior ragione in occasione del Primo Maggio, festa dei lavoratori.

“Ci auguriamo che il 1° Maggio non sia solo la festa del lavoro, ma anche e soprattutto un’occasione per riflettere sulla dignità e sulla sicurezza dei lavoratori – commenta Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio mestrino perché è evidente che le statistiche sulla mortalità e sugli infortuni sono, purtroppo, l’ennesima conferma di quante lacune si debbano ancora colmare sul fronte della sicurezza aziendale nel territorio e in tutto il Paese”.

L’unico dato positivo, nella nuova mappatura dell’emergenza, è il decremento del numero di vittime rispetto al primo trimestre 2018, quando erano 26 i morti (-27%).

Rimane per il Veneto, però, il triste primato di essere tra le prime regioni in Italia per numero di decessi sul lavoro. È, infatti, al quarto posto nella graduatoria che conta le vittime rilevate esclusivamente in occasione di lavoro dopo Lombardia (22), Lazio e Sicilia (14). È quinta, invece, quando si contano anche i decessi in itinere. Dopo Lombardia (33), Lazio (22), Sicilia (21) e Piemonte (20).

Maglia nera in Veneto spetta ancora alla provincia di Vicenza che in due mesi conta 8 vittime sul lavoro. Seguono Verona, Venezia e Padova (3), e Treviso con 2 vittime.

Ancora soprattutto i cinquantenni i più coinvolti nella tragedia delle morti bianche.

Continuano ad aumentare in modo significativo invece gli infortuni non mortali che passano da 18.274 a 18.701.

Al fine di promuovere e diffondere la Cultura della Sicurezza sul Lavoro, ci auguriamo che il comunicato non solo sia un utile strumento di lavoro per Voi ma anche una fonte di riflessione e di analisi di fronte alla grave situazione che colpisce la nostra Penisola.

Documenti correlati

  • Comunicato-Stampa-Infortuni-Lavoro-Veneto-Marzo-2019.docxScarica